Dan Blumberg, presidente dell'Agenzia Spaziale Israeliana, racconta come i satelliti civili contribuiscano allo scudo antimissile del Paese. E guarda al futuro: "Un giorno, con l'Iran, potremmo puntare insieme alla Luna".
di Elia MilaniDan Blumberg è il presidente dell'Israel Space Agency, l'agenzia civile che opera sotto il ministero dell'Innovazione, Scienze e Tecnologia. "Israele è uno degli otto Paesi al mondo ad avere pieno accesso allo Spazio. Siamo in grado di grado di costruire satelliti, lanciarli in orbita e controllarli. E questo ci permette di avere accesso a molti siti che sono oltre i nostri confini, tra questi c'è l'Iran. Ma non solo".
I satelliti dallo Spazio forniscono informazioni necessarie per far funzionare i vari sistemi di difesa aerea israeliani. "Israele ha un sistema di difesa su più livelli, che punta a creare una cupola virtuale a protezione di tutto il nostro piccolo Paese. In questa guerra con l'Iran sono i sistemi Arrow 2 e Arrow 3 a intercettare i missili iraniani. Arrow 3 intercetta i missili fuori dall'atmosfera".
Report citati dai media americani dicono che Israele potrebbe essere presto a corto di missili intercettori Arrow. "Non so quanti ce ne siano ancora, ma so per certo che se finiranno i danni degli attacchi iraniani saranno maggiori. Non dimenticate che in Israele è stato dispiegato Thaad, il sistema antimissile americano che è già stato usato in questa guerra con l'Iran. Gli Stati Uniti sono alleati importanti per noi e credo che ci aiuteranno ancora, ma prima di tutto dobbiamo fidarci di noi stessi e delle nostre capacità".
La guerra è in corso, ma Blumberg pensa già a un futuro di collaborazione con gli studiosi iraniani. "L'agenzia spaziale civile che dirigo mette il focus sulla collaborazione internazionale e personalmente spero che in futuro potremmo instaurare relazioni con gli scienziati iraniani e magari lanciare una missione congiunta per raggiungere la Luna".