Di cosa si tratta

Il governo israeliano spinge sul piano E1: ecco cos'è

Elaborato per la prima volta negli anni Novanta e congelato per quasi 30 anni, a causa della forte opposizione internazionale, il progetto edilizio mira a costruire 3.400 insediamenti lungo un'area di 12mila chilometri, tagliando in due la Cisgiordania e cancellando quindi ogni possibilità di creare uno stato palestinese

di Francesca Canto
21 Ago 2025 - 12:51
01:36 

Il vento soffia leggero a Jabal Al-Baba, tra l'insediamento israeliano di Ma'ale Adumin e Al-Eizariya, sobborgo di Gerusalemme Est. Un uomo palestinese osserva gli edifici costruiti dallo Stato ebraico che si stagliano di fronte a lui, sulla terra dove una volta viveva prima di venire deportato insieme alla sua famiglia in quest'area. Oggi la storia si ripete perché alla comunità di palestinesi che abitano qui è già arrivato un ordine di demolizione da parte di Gerusalemme, per fare spazio a nuovi insediamenti israeliani, costruiti nell'ambito del piano E1, fortemente voluto dal ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, approvato ieri da un dipartimento della Difesa. Elaborato per la prima volta negli anni Novanta e congelato per quasi 30 anni, a causa della forte opposizione internazionale, il progetto edilizio mira a costruire 3.400 insediamenti lungo un'area di 12mila chilometri - che parte da Gerusalemme Est e arriva a Ma' ale Adumin -, tagliando in due la Cisgiordania e cancellando quindi ogni possibilità di creare uno stato palestinese.

Tutto iniziò nel 1980 con l'annessione illegale da parte di Israele di Gerusalemme Est, non riconosciuta dalla maggior parte della comunità internazionale. Sotto i governi di Shamir e Rabin, negli anni Novanta, venne iniziata la pianificazione del piano E1, ma non venne costruito alcun insediamento, lo stesso accadde con i governi successivi, che sotto pressione degli Stati Uniti congelarono il progetto. Nel 2012, Israele ne annunciò la ripresa e nel 2020 Netanyahu aprì la Route 4370, considerata propedeutica alla costruzione degli insediamenti. Ora, l'approvazione definitiva del piano, nonostante l'opposizione internazionale.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri