Netanyahu convoca Parlamento e governo
di Isabella JoscaL'annuncio arriva prima da Donald Trump sul suo social Truth: "Sono molto orgoglioso di confermare che Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per la prima fase del nostro piano di pace: questo significa che molto presto gli ostaggi saranno liberi e Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata". Parole che hanno subito fatto il giro del mondo - a Gaza era piena notte - poi confermate alla stampa dai mediatori nel negoziato, Egitto - che sta ospitando le delegazioni per i colloqui - Qatar e Turchia. Così, due anni e due giorni dopo il massacro del 7 ottobre e la durissima offensiva militare di Israele nella Striscia, è arrivata la svolta. La firma è slittata al pomeriggio, dopo la riunione del gabinetto di sicurezza israeliano che dovrà ratificare l'accordo.
"È un grande giorno, ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato con noi per rendere possibile questo evento storico e senza precedenti", ha detto il presidente americano. Alla Casa Bianca era impegnato in una tavola rotonda su Antifa quando improvvisamente si è avvicinato il segretario di Stato Rubio per consegnare un biglietto, segno che l'intesa era imminente: poche parole scritte a mano per chiedere l'autorizzazione per il post sui social media che avrebbe consentito al tycoon di annunciare per primo l'accordo raggiunto a Gaza.
Poi la telefonata con il premier israeliano Netanyahu, che ha convocato il Parlamento ed il governo, e quella particolarmente sentita con le famiglie degli ostaggi: "Saranno rilasciati, torneranno tutti lunedì", ha detto Trump, a sua volta invitato dal Forum delle famiglie a parlare nell'ormai famosa Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv, dove in questi 24 mesi si sono susseguite manifestazioni, lacrime e proteste.