Ma restano nodi sul disarmo di Hamas
di Elia MilaniUn accordo che si basa sulla prima fase del piano in 20 punti presentato da Trump, che entra in vigore subito dopo la firma. Ecco il dettaglio: è previsto il rilascio di ostaggi (48), liberazione di prigionieri palestinesi (circa 2000: 250 ergastolani più 1700 palestinesi arrestati da inizio guerra a Gaza), ingresso degli aiuti umanitari.
24 ore per il ritiro (o riposizionamento come dice l'Idf) delle truppe: in una prima fase il 55% di Gaza sarà sotto la giurisdizione dell'Idf, nella seconda fase 40%, terza fase 15% di Gaza sotto controllo Idf. Dopo 72 ore si passerà al rilascio degli ostaggi. Ma restano alcuni nodi fondamentali: in questa fase non si fa ancora riferimento al disarmo di Hamas (un argomento spinoso: Israele dice "avverrà con le buone o con le cattive"). Hamas ha sempre detto di non volere il totale disarmo. Per quanto riguarda il futuro dell'amministrazione di Gaza, Hamas non vuole Tony Blair a capo del Board of Peace che dovrebbe gestire la Striscia. Si ipotizza la presenza di una forza internazionale.