Il premier israeliano disponibile a fermare i raid in cambio della liberazione di almeno 20 ostaggi ancora vivi. Hamas rifiuta: vuole il cessate il fuoco permanente
di Alfredo MacchiIsraele apre a una tregua temporanea a Gaza, ma solo in cambio della liberazione di ostaggi. Il premier Netanyahu conferma che almeno 20 prigionieri sarebbero vivi, ma rilancia anche i suoi obiettivi militari: disarmo totale di Hamas, esilio dei leader e smilitarizzazione della Striscia. Condizioni che Hamas giudica "inaccettabili", chiedendo un cessate il fuoco permanente e il ritiro dell’Idf. Intanto, riapre il panificio di Deir el-Balah dopo due mesi e mezzo grazie ai primi camion di aiuti autorizzati da Israele, ma la situazione resta drammatica, con migliaia di bambini alla fame e almeno 50 vittime nei raid più recenti, secondo fonti palestinesi.