Ogni anno si ricorda il giorno dello sbarco nella Francia occupata dai nazisti delle truppe degli alleati durante la Seconda guerra mondiale
Il 6 giugno 1944 viene ricordato come il D-Day, giorno dello sbarco nella Francia occupata dai nazisti delle truppe degli alleati durante la Seconda guerra mondiale. Ci fu l'impiego della più grande armata di navi, soldati, aerei e veicoli mai vista prima, con l'obiettivo di sfondare le difese di Hitler nell'Europa occidentale. Nel corso del D-Day persero la vita 4.414 soldati alleati. L'azione, parte dell'Operazione Overlord, coinvolse truppe statunitensi, britanniche e canadesi che attraversarono la Manica e sbarcarono su cinque spiagge: Utah, Omaha, Gold, Juno e Sword. Nella battaglia di Normandia che seguì, 73mila soldati alleati furono uccisi e 153mila feriti. La battaglia, e in particolare i bombardamenti alleati sui villaggi e sulle città francesi, causarono la morte di circa 20mila civili francesi. Le perdite tedesche esatte sono sconosciute, ma gli storici stimano che solo durante l'invasione del D-Day furono uccisi, feriti o dispersi tra i 4mila e i 9mila uomini.