Una nuova ondata di raid israeliani ha colpito Gaza City
di Giangiacomo MazzucchelliEnnesimo, brusco stop alla tregua a Gaza. Una nuova ondata di raid israeliani, infatti, ha colpito Gaza City. Fonti palestinesi parlano di tre bombardamenti effettuati nelle scorse ore dall'aviazione di Tel Aviv. L'obiettivo principale dell'Idf sarebbe la zona del più grande ospedale nel nord della Striscia ancora rimasto in attività. Un primo bollettino parla di almeno due morti. Spari di carri armati e altre esplosioni sarebbero state sentite a Rafah e in prossimità di alcuni campi profughi.
L'ordine dell'attacco è stato dato direttamente dal primo ministro Benyamin Netanyahu e pare sia stato concertato con gli Stati Uniti. La giustificazione è stata l'accusa ad Hamas di aver violato le regole del cessate il fuoco. I militanti islamici avevano attaccato in mattinata con cecchini e i missili anticarro. Immediata la risposta israeliana, con fuoco di artiglieria. Inoltre, Tel Aviv accusa Hamas di impedire alle squadre dei paesi mediatori di entrare nella Striscia per recuperare i corpi degli ostaggi deceduti.
I miliziani respingono le accuse. "Non abbiamo alcun interesse a nascondere o ritardare la consegna delle salme - ha dichiarato un importante membro dell'ufficio politico dell'organizzazione - ma abbiamo notevoli difficoltà nel cercare di recuperarle. Qualsiasi ritardo è esclusivamente dovuto all'atteggiamento di Israele".
In serata è intervenuto il vicepresidente americano Vance, che ha parlato di "piccole schermaglie qua e là" è che secondo lui il cessate il fuoco tra Israele e Hamas è ancora perfettamente in corso.