"Abbiamo bisogno di costruttori di pace", è stato il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica, mentre l'ex presidente del Consiglio"ha ammesso che l'illusione di contare dell'Unione Europea ormai è evaporata
di Silvia Longo"Abbiamo bisogno di costruttori di pace", ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato all'apertura del Meeting di Rimini. "In un tempo segnato da orrori di guerra che pensavamo di aver cancellato non bisogna farsi vincere dalla paura - ha sottolineato Mattarella -. I giovani sono la speranza e i mattoni nuovi della società". Parole che riprendono il tema del 46esimo Meeting dell'Amicizia tra i Popoli, che durerà 6 giorni, con 550 ospiti e 150 convegni in programma. Il focus sarà sulle sfide del nostro tempo: la pace, le questioni sociali, il futuro dell'Unione europea. E su questo erano molto attese le parole di Mario Draghi, l'ex premier che tre anni fa qui a Rimini aveva indicato le sfide dell'Europa. E oggi ammette senza mezzi termini che l'illusione di contare dell'Unione Europea ormai è evaporata. E' necessario un cambio di passo per non essere irrilevanti in un mondo scosso da guerre e rivalità economiche.