La frase, pronunciata da un consigliere Pd durante un botta e risposta a microfoni spenti in Aula, ha scatenato le ire dell'opposizione, che ha chiesto le dimissioni. Poi le scuse
È stato un Consiglio comunale ad altissima tensione quello tenutosi mercoledì 17 settembre a Genova. La bagarre in Aula è stata scatenata dalla richiesta, da parte dell'opposizione di centrodestra, di osservare un minuto di silenzio in memoria di Charlie Kirk, l'attivista conservatore americano ucciso lo scorso 10 settembre alla Utah Valley University di Orem. Durante un acceso botta e risposta tra le parti a microfoni spenti, dai banchi della maggioranza il consigliere Pd, Claudio Chiarotti, ha urlato alla capogruppo di Fratelli d'Italia, Alessandra Bianchi: "Vi abbiamo già appesi per i piedi una volta". Bianchi, in quel momento, si era rivolta alla maggioranza ricordando le frasi scritte sui proiettili che hanno colpito a morte Kirk.
La seduta è stata poi sospesa, non prima della richiesta di scuse e di dimissioni da parte del consigliere di opposizione ed ex candidato sindaco del centrodestra, Pietro Piciocchi. Dopo la sospensione, la sindaca di Genova Silvia Salis si è dissociata dalle parole di Chiarotti, chiedendo le scuse in Aula: "Ha sbagliato, ha detto una cosa grave". E così ha fatto Chiarotti: "Sono andato sopra le righe, chiedo scusa. La mia affermazione non era riferita a qualcuno in quest'Aula, non ho avuto il filtro di fermarmi. Rivendico il mio essere antifascista e non penso che qui dentro ci siano dei fascisti".