A toglierle la parola l'intervento il presidente di turno Sergio Costa, anche lui dei Cinquestelle che l'ha ripresa: "Ha detto cose inopportune"
"Desidero scusarmi con il ministro Giuseppe Valditara per le parole da me pronunciate in Aula. Non era in alcun modo mia intenzione accostare il ministro ai comportamenti di uomini violenti e autori di femminicidi. Mi dispiace se c'è stato un fraintendimento. Su temi così delicati il rispetto istituzionale e la misura nei toni restano imprescindibili. Le scuse sono in ogni caso un atto dovuto a cui non mi sottraggo in alcun modo". Susanna Cherchi, deputata del Movimento 5 Stelle, si scusa così, con una nota, per quanto detto in Aula all'indirizzo del ministro. Cherchi, ironizzando su Valditara e il suo ddl, aveva chiesto "ai colleghi un po' di carità cristiana" perché lui "non sa quello che dice. L'unica cosa di cui è sicuramente consapevole - ha proseguito la pentastellata - è di non essere all'altezza. E quando una persona sa di non essere all'altezza - ha rincarato - paradossalmente diventa anche più violento". Un passaggio sottolineato dalle proteste della maggioranza soprattutto per il successivo accostamento a quanto accade alle "donne che vengono uccise dai mariti, perché i mariti sanno di non essere all'altezza di quelle donne e quindi le ammazzano". A toglierle la parola è intervento il presidente di turno Sergio Costa, anche lui dei 5 stelle che l'ha ripresa: "Ha detto cose inopportune"