EKanon, si fa chiamare così Enes Kursat sui social media, dove conta migliaia di follower: i"suoi video mostrano allenamenti di wrestling,"accompagnati da versetti del Corano e canti religiosi
di Francesca CantoVestiti con tute nere, alcuni col copricapo, i seguaci di Kursat organizzano eventi nei parchi della città olandese, dove promuovono la legge della Sharia e la religione islamica. La preoccupazione delle autorità olandesi è che dietro lo sport si nasconda una comunità atta a radicalizzare giovani di seconde generazioni, isolati, poco integrati che vivono una vita spaccata a metà, tra la cultura occidentale e quella delle proprie origini.