La storia

"Svelate il mistero del foglio che tirò giù il muro di Berlino": tribunale tedesco ordina di togliere il segreto

Nel 2014 gli appunti erano ricomparsi in un museo di Bonn, venduti da un anonimo a 25mila euro, con garanzia di anonimato. Un giornalista della Bild ha però fatto ricorso per conoscere il nome del venditore

di Alfredo Macchi
18 Dic 2025 - 12:43
01:32 

A volte a fare la storia sono piccoli imprevisti, come un appunto mal interpretato scritto a mano su un foglietto. È quello che è accaduto il 9 novembre 1989. Mentre molti tedeschi dell'est si sono riversati in Cecoslovacchia che ha aperto le frontiere con l'ovest il portavoce del Politburo della Germania est Günter Schabowski annuncia che il governo è pronto a togliere le restrizioni ai viaggi senza però fornire ulteriori dettagli.

Un giornalista italiano, il corrispondente Ansa da Berlino est Riccardo Ehrman, insiste e chiede quando entreranno in vigore le nuove regole. Schabowski cerca inutilmente una risposta negli appunti che aveva scritto ma, non avendo un'idea precisa, azzarda: "Se sono stato informato correttamente quest'ordine diventa efficace immediatamente".

Decine di migliaia di berlinesi dell'est che seguono la diretta tv si precipitano ai valichi di frontiera. Le guardie, senza disposizioni precise, non possono che aprire le sbarre. È l'inizio del crollo del muro e della cortina di ferro che aveva diviso il mondo per 40 anni ma anche della misteriosa storia di quel bigliettino. Il portavoce lo presta a conoscenti che sostengono di volerlo studiare ma non glielo restituiscono più. Nel 2014 gli appunti ricompaiono in un museo di Bonn, venduti da un anonimo a 25mila euro, con garanzia di anonimato. Un giornalista della Bild fa però ricorso per conoscere il nome del venditore. Ieri un tribunale tedesco ha confermato che in questo caso il diritto di cronaca è più importante della tutela della privacy e che quindi l'ultimo mistero del muro dovrà essere rivelato.