"Vedo come una liberazione poter ridare parola agli elettori", si legge nella lettera indirizzata al suo avvocato Stefano Savi
di Enrico Laurelli"È chiaro che oggi per me la poltrona di presidente è maggiormente un peso che un onore. Forse sarebbe stato più facile, fin da subito, sbattere la porta, con indignazione, al solo sospetto...Non mi spaventa rinunciare a un ruolo a cui pure sono legato...". Lo scrive Giovanni Toti in una lettera indirizzata all'avvocato Stefano Savi.