Israele ritrova la normalità ma Netanyahu avverte lʼIran
Un paese che torna a respirare, con prudenza, un passo alla volta. Si allentano le restrizioni, riaprono le scuole in gran parte del Paese, riprende la circolazione dei mezzi pubblici.
Un respiro dopo una notte di apnea, quella del massiccio attacco iraniano, iniziata quando i telegiornali della sera, citando un'alta fonte del governo che per molti analisti era lo stesso premier Netanyahu, consigliavano agli israeliani di non andare a dormire. Non accadeva da 33 anni che il paese fosse militarmente attaccato da uno stato sovrano. Poi, ieri all'alba, i notiziari hanno riferito che non c'erano altri missili in arrivo dall'Iran e che quelli lanciati erano stati neutralizzati. "Risponderemo adeguatamente, ma non adesso", è la linea del governo di guerra che prende forma nel corso del day after
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