Appena informato dell'attentato, il presidente ha chiamato lo sfidante alla Casa Bianca
"Non c'è spazio in America per questo tipo di violenza. È una cosa malata. Non possiamo permettere che accadano queste cose, non possiamo essere così, dobbiamo unirci per impedire che questo genere di cose accada": ha parole di fermezza e condanna per l'attentato al rivale, il presidente Joe Biden, accanto al richiamo all'unità e al sollievo per lo scampato pericolo. "Io e Jill - prosegue - siamo grati di sentire che sta bene, preghiamo per lui e la sua famiglia e per tutti quelli che erano al comizio".
Appena informato dell'attentato a Donald Trump, Joe Biden lo ha chiamato: i due non si parlavano da oltre 3 anni, dall'assalto alla casa Bianca - il 6 gennaio 2021- da parte dei sostenitori di Trump che accusavano Biden di aver vinto con i brogli. Il presidente è immediatamente rientrato a Washington dalla sua residenza in Delaware, una pausa nella campagna elettorale che è diventata anche una battaglia interna al partito democratico: dopo il disastroso dibattito tv proprio con Trump, in cui Biden ha mostrato momenti di smarrimento e confusione, in molti tra i democratici - forse anche il suo predecessore Barack Obama - tra i sostenitori e finanziatori del partito si stanno convincendo che per battere Trump sia meglio puntare su un altro candidato.
Ma l'81enne Biden - nonostante continui a fare gaffe in pubblico - è più che mai determinato a correre per un secondo mandato. E a sorpresa ha incassato il sostegno di due esponenti dell'ala più radicale dei democratci, il suo ex sfidante alle primarie Bernie Sanders e Alexandria Ocasio Cortez. Con un editoriale sul New Yorl Times Sanders si è detto convinto che con "una campagna efficace che parli alle famiglie dei lavoratori Biden non solo batterà Trump ma lo batterà con ampio margine". Ma ora gli effetti dell'attentato a Trump avranno sicuramente ripercussioni sulla campagna elettorale dI entrambi gli sfidanti.