Una raffica di arresti eccellenti: in carcere sono finiti i ministri di petrolio, interni, trasporti e miniere, oltre all'ex titolare della difesa - attualmente parlamentare - e il leader del partito del deposto presidente Mohammed Bazoum. Così la giunta militare filo-russa che mercoledì scorso ha preso il potere in Niger sembra rispondere all'ultimatum di sette giorni per fare un passo indietro posto dagli stati dell'Africa occidentale.