Morì a Brindisi dopo parto gemellare, ispettori del ministero: "Da ospedale catena di errori"
Una catena di errori fatale. Dallʼispezione del Ministero della Salute eseguita per fare chiarezza sulla morte di Viviana Delego nellʼospedale Perrino di Brindisi "emerge un quadro preoccupante dal punto di vista organizzativo". Il ginecologo si dichiarò "non in grado di trattare la paziente" mentre il primario del reparto e la sua vicaria erano assenti contemporaneamente.
Insegnante 41enne, di Pezze di Greco, già madre di una bambina di 6 anni, è morta il 22 dicembre scorso in seguito a grave complicazioni, cinque giorni dopo aver dato alla luce due gemelli. Una tragedia che l'Asl aveva chiuso con una nota telegrafica in cui si assicurava la corretta gestione della paziente, colpita da una copiosa emorragia. A far partire l'inchiesta il primario di chirurgia chiamato a eseguire un'isterectomia dal ginecologo in turno che dichiarò a causa "della situazione estremamente difficoltosa di non essere in grado di trattarla".
Avviata la fase istruttoria del procedimento disciplinare a carico del primario del reparto di Ginecologia Massimo Stomati. Secondo gli ispettori del ministero le carenze nell'organizzazione dell'ospedale hanno portato a quella che, scrivono, "si potrebbe definire la tempesta perfetta a causa del susseguirsi di una serie di errori".
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