Milleproroghe, Mattarella promulga con riserve
Il Presidente della Repubblica ha firmato il Decreto Milleproroghe e contestualmente ha inviato una lettera ai Presidenti di Camera, Senato e Consiglio. Nellʼampia nota Sergio Mattarella boccia la natura disomogenea del provvedimento, e loda lʼiniziativa di Giorgia Meloni contro lʼabuso della decretazione dʼurgenza.
Ma non nasconde le perplessità sulle proroghe delle concessioni balneari, già materia di pronunciamenti a livello europeo con la direttiva Bolkenstein e a livello nazionale con la sentenza del Consiglio di Stato del 2021. Il rinvio di un anno della messa a gare delle concessioni demaniali previsto dal Milleproroghe - conclude il Quirinale - rischia di far saltare gli "impegni assunti dall'Italia in termini di apertura al mercato nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza". Per non far decadere altre norme contenute nel decreto, il Capo dello Stato ha preferito non avvalersi della prerogativa costituzionale di chiedere alle Camere una nuova deliberazione, e ha accettato di firmarlo così com'è chiedendo "a breve ulteriori e indispensabili iniziative di Governo e Parlamento".
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