Il Papa in Mongolia: "Pellegrino di pace e speranza"
Ha chiesto permesso e si è scusato per il disturbo, prima di entrare nella iurta della signora Esegete. Il Papa in una delle tradizionali tende circolari della mongolia, dimore itineranti di questo popolo di nomadi e di pastori.
Francesco a Ulanbator, la capitale del paese di Gengis Khan, fa visita alla donna che una decina d'anni fa trovò nella spazzatura una statuetta in legno della madonna, scultura poi intronizzata in cattedrale e oggi venerata come la madre del cielo. Arrivo come pellegrino di pace e di speranza - scrive il pontefice sul libro d'onore durante la visita di cortesia al Presidente della Repubblica - sono onorato di percorrere le vie dell'incontro e dell'amicizia.
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