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Salone della Giustizia, "rifondare il sistema è unʼesigenza"

Chiusura del Salone della Giustizia, la tre giorni al Tecnopolo di Roma. L'ultima giornata ha visto la partecipazione del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi con l'intervento di apertura.

Di seguito il convegno "Istruzione e Giustizia" con il presidente emerito della Corte Costituzionale Giorgio Lattanzi, la vicepresidente dell'Università Luiss-Guido Carli Paola Severino, il giurista e presidente onorario del Salone della Giustizia Carlo Malinconico, il sostituto procuratore generale di Milano Gemma Gualdi, il magistrato Simonetta Matone e suor Anna Monia Alfieri, esperta di politiche scolastiche.
 
Nel pomeriggio confronto su "Sport, economia e sociale" con il presidente del Coni Giovanni Malagò, col presidente della FIGC Gabriele Gravina, l'ad del Medio credito centrale Bernardo Mattarella, il presidente del Credito sportivo Andrea Abodi, il dirigente sportivo Giancarlo Abete e il responsabile dell'Ufficio legislativo FIGC Giancarlo Viglione.
 
Il dibattito finale è stato sul "Ruolo delle donne per lo sviluppo del Sud Italia". A moderare, Alessandro Galimberti, presidente dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia. Gli ultimi due "Faccia a faccia" hanno concluso la 12ma edizione del Salone della Giustizia: il primo ha visto protagonista Adolfo Urso, presidente del Copasir, su "Giustizia e sicurezza nazionale"; il secondo, "Riflessioni sulla giustizia penale" tra il presidente dell'Unione Camere penali italiane Gian Domenico Caiazza e Marco Damilano, direttore del settimanale L'Espresso.
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