L'unico dato certo è che la Riforma della Giustizia approderà, anche senza accordi, in Aula a Montecitorio per la fiducia con la determinazione della ministra Cartabia e del premier Draghi, con quest'ultimo che è sceso in campo per chiudere mediazioni ed evitare lo stallo. Fonti della Commissione Giustizia della Camera parlano di "sintesi vicina".