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Gerusalemme e i suoi sapori

Un punto di vista inedito su una grande capitale dello spirito

Tgcom24

Gerusalemme è sicuramente il cuore di qualsiasi viaggio in Israele. Qui, dove tutto continua a raccontare una storia vecchia più di 5mila anni, non sarà difficile restare affascinati dalle tante sfaccettature della città. Non solo per quanto concerne gli aspetti storici e religiosi, ma anche per quanti guardano al benessere, al buon cibo e alle offerte culturali.  

Gerusalemme è infatti una città dinamica che può essere considerata la capitale del gusto, come afferma Ezra Kedem del Ristorante Arcadia (www.arcadiarest.com), una delle eccellenze locali. Questo è dovuto al grande terroir che la circonda, alle tante coltivazioni di frutta e verdura che contraddistinguono questo territorio, a cominciare dagli ulivi di cui le colline e le valli intorno sono disseminate. La natura e la vegetazione sono tutelate a tal punto che proprio nelle valli che circondano Gerusalemme è vietato costruire, e Israele risulta essere l'unico paese al mondo a chiudere il bilancio annuale relativo alle aree verdi sempre in positivo. Questo anche grazie al Tu BiShvat ovvero al Capodanno degli alberi durante il quale, ogni anno, in tutto il paese sono interrate una grande quantità di piante. Si tratta di un gesto simbolico che ha però grande valenza per il territorio e una grande importanza per la cultura del popolo ebraico.
 
A Gerusalemme convivono due realtà: quella moderna e modaiola del centro cittadino, e quella più antica e spirituale della città vecchia. A sud di Jaffa Rd si trova la zona più viva dal punto di vista commerciale e della ristorazione. Ben Yehuda St è il luogo giusto dove acquistare non solo souvenir, ma anche capi di abbigliamento e oggettistica, mentre poco lontano dalla via pedonale merita raggiungere Moshe Basson, chef dell'Eucalyptus Restaurant (www.the-eucalyptus.com), uomo carismatico e grande esperto di cucina biblica e di cucina con le erbe. Resta invece affacciato proprio su Ben Yehuda St il superbo Mamilla Hotel (http://www.mamillahotel.com), il primo luxury lifestyle hotel aperto non solo a Gerusalemme, ma in tutto Israele. Dal suo rooftop restaurant si può godere di una vista mozzafiato che spazia dai muri della città vecchia alla torre di Davide e alla porta di Jaffa. 
 
Proprio quest'ultima è una degli otto accessi che consentono l'ingresso nella Gerusalemme vecchia, uno dei luoghi più suggestivi della città. Circondata da mura ed estesa su una superficie di 1 chilometro quadrato, è composta da un dedalo di stradine tortuose e labirintiche. Suddivisa in quartiere cristiano, quartiere musulmano, quartiere ebraico e quartiere armeno, la città vecchia con i suoi innumerevoli bazar è però prima di tutto un luogo sacro, tant'è che al suo interno, a poche centinaia di metri l'uno dall'altro, si possono trovare edifici di culto conosciuti in tutto il mondo: il Muro Occidentale (o del Pianto), la Basilica del Santo Sepolcro e la Cupola della Roccia. Il Muro Occidentale è forse il sanutario più importante del popolo ebraico. Aperto ai fedeli di tutte le religioni ogni giorno dell'anno, può essere visitato sia dagli uomini (che devono però indossare la kippah, ovvero il copricapo) che dalle donne a cui è riservata una zona a parte. Qui si viene per pregare e per lasciare nelle fessure del muro dei bigliettini con i propri desideri che si racconta abbiano maggiori possibilità di essere esauditi che altrove.  

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La Basilica del Santo Sepolcro, le cui chiavi sono custodite da una famiglia di musulmani da generazioni, è il posto più caro per il popolo cristiano. Si crede infatti che questo sia stato il luogo del Calvario dove Gesù fu crocifisso, morì e risorse. La Cupola della Roccia, tra gli edifici più fotografati, sorge invece su una lastra di pietra considerata sacra sia dall'ebraismo che dall'islam e il colore dorato che la contraddistingue spicca a qualsiasi ora del giorno e della notte tra il monocolore con cui sono realizzate tutte le altre costruzioni della città. La si vede bene dal Monte degli Ulivi da cui si gode uno dei panorami più belli su Gerusalemme. 
 
Oltre ai bazar della città vecchia che propongono anche uno straordinario e svariato street food a seconda del quartiere di appartenenza, merita senza dubbio visitare il mercato di Mahane Yehuda, un vero e proprio melting pot di prodotti e tradizioni culinarie che rispecchiano la cucina del luogo, varia, fedele alla proprie radici ma rivisitata e influenzata dalle culture di tutto il mondo. Frutta fresca e secca, olio, verdure, formaggi, spezie, pane, tè, caffè, dolci, pesce: non c'è che l'imbarazzo della scelta. E tra una bancarella e l'altra, a Mahane Yehuda sarà possibile anche imbattersi nel pieno della cucina israeliana. È il caso di Azura (4 HaEshkol Street) locale a gestione familiare che propone una cucina casereccia tra cui spicca un ottimo hummus a base di ceci e sesamo. Chi invece volesse provare una cucina tradizionale rivisitata però in chiave moderna, può recarsi da Lara (3 Shimon Ben Sheta) dove Lior (che ha lavorato da Vittorio a Brusaporto) e Itama vi accoglieranno in un ambiente giovane e ricercato. Due infine le segnalazioni enogastronomiche fuori dalla città: sulle pendici del Monte Eitan da anni Shai Seltzer (www.goat-cheese.co.il), uomo dalla grande cultura e dalla passione sfrenata per il proprio lavoro, produce uno straordinario formaggio di capra che è possibile acquistare solo sul posto; la cantina Flam (www.flamwinery.com) che propone vini di alta qualità come il Cabernet Sauvignon, il Merlot e un sorprendente Syrah in purezza ottenuto da vigne dell'alta Galilea. 
Per maggiori informazioni: www.goisrael.it