Oltre ai bazar della città vecchia che propongono anche uno straordinario e svariato street food a seconda del quartiere di appartenenza, merita senza dubbio visitare il mercato di Mahane Yehuda, un vero e proprio melting pot di prodotti e tradizioni culinarie che rispecchiano la cucina del luogo, varia, fedele alla proprie radici ma rivisitata e influenzata dalle culture di tutto il mondo. Frutta fresca e secca, olio, verdure, formaggi, spezie, pane, tè, caffè, dolci, pesce: non c’è che l’imbarazzo della scelta. E tra una bancarella e l’altra, a Mahane Yehuda sarà possibile anche imbattersi nel pieno della cucina israeliana. È il caso di Azura (4 HaEshkol Street) locale a gestione familiare che propone una cucina casereccia tra cui spicca un ottimo hummus a base di ceci e sesamo. Chi invece volesse provare una cucina tradizionale rivisitata però in chiave moderna, può recarsi da Lara (3 Shimon Ben Sheta) dove Lior (che ha lavorato da Vittorio a Brusaporto) e Itama vi accoglieranno in un ambiente giovane e ricercato. Due infine le segnalazioni enogastronomiche fuori dalla città: sulle pendici del Monte Eitan da anni Shai Seltzer (
www.goat-cheese.co.il), uomo dalla grande cultura e dalla passione sfrenata per il proprio lavoro, produce uno straordinario formaggio di capra che è possibile acquistare solo sul posto; la cantina Flam (www.flamwinery.com) che propone vini di alta qualità come il Cabernet Sauvignon, il Merlot e un sorprendente Syrah in purezza ottenuto da vigne dell’alta Galilea.