E se il miele è un’altra produzione tipica locale che vanta una storia millenaria e che, prodotto da una varietà di api molto scura, viene realizzato spesso con finalità curative come quello di Grech Arnold, è sicuramente il pane, celebrato nel mese di settembre con una grande festa, un altro vanto dell’isola. La zona più famosa per la sua produzione e per la presenza di forni è Qormi, che ai tempi della malaria era considerata un’area benefica poiché si credeva che il fumo prodotto durante la panificazione potesse portare giovamento ai malati. La ftira è il pane maltese tradizionale, dalla classica forma di ciambella schiacciata e può essere farcita con pomodori, olive, capperi e acciughe o con il gbejniet, formaggio bianco a pasta dura realizzato con latte di pecora o di capra, spesso insaporito con sale e pepe nero macinato. Gli appassionati di pesce non dovranno invece perdere un pranzo a Marsaxlokk, piccola città costiera che la domenica ospita un vivace mercato del pesce e che offre anche la possibilità di vedere da vicino le colorate barche dei pescatori caratterizzate dall’occhio di Osiride, tradizione acquisita dai fenici e utilizzata come simbolo per proteggere il pescato.