MEZZANO DI PRIMIERO, LA RISCOPERTA DELLA SEMPLICITA' - Entrato a gran merito nella schiera de "I Borghi più Belli d'Italia", immerso in una commovente scenografia dolomitica,
Mezzano di Primiero è uno di quei luoghi capaci di sorprendere anche il più disincantato turista. Qui tutto emana un fascino unico, il fascino delle cose semplici e genuine. Il passato altrove dimenticato, legato a doppio nodo alla ruralità montana, a Mezzano non si limita a sopravvivere, ma è vivo. È presente nelle
antiche case contadine, sapientemente ristrutturate; nel
campanile a cipolla di San Giorgio, dai chiari richiami tirolesi; nelle graziose
piazze con le loro fontane ma soprattutto in un continuo e convinto omaggio alla natura. Tutto il borgo è un piccolo museo all'aperto, un museo da godere passeggiando lungo i diversi itinerari a tema, pensati per coinvolgere il visitatore alla scoperta dei
“Segni sparsi del rurale”: acqua, orti, architetture, dipinti murali, antiche iscrizioni e cataste artistiche.
TANTI ITINERARI IN ONORE DELLA NATURA - All'acqua Mezzano dedica un itinerario che conduce alla scoperta delle numerose fontane del paese, di cui soltanto 5 sono ubicate nel centro storico, dei lavatoi e delle lisiere (lavanderie), delle roste (canali d'irrigazione), dei resti di mulini e segherie e dei tre stoli, vera rarità. Non avete idea di cosa siano gli stoli? Dal tedesco “stollen”, ovvero galleria, sono piccoli acquedotti in cunicolo ideati per captare l'acqua e condurla in paese al coperto. Un altro itinerario proposto da Mezzano è quello attraverso gli orti del borgo di Mezzano. Se ne contano ben 400, uno ogni quattro abitanti. Ogni orto rispetta fedelmente la tradizione trentina che vuole una spartizione della terra tra ortaggi, fiori, odori, piante da frutto e viti rampicanti. Dei veri e propri orti-giardino.
ITINERARI D'ARTE - Mezzano sfoggia, nel suo modo discreto, pregevoli dipinti murali, frutto di un'espressione figurativa molto diffusa. Gli affreschi, per lo più a soggetto religioso e frutto di pittori itineranti o anche semplici muratori e imbianchini locali, si concentrano soprattutto lungo le direttrici principali, lungo le quali muovevano le processioni. Un variopinto itinerario, di circa 20 opere, scandito da altarini, nicchie con statue, piccole ancone, Crocifissi, Madonne con Bambino, capitelli, patroni e santi-guerrieri che tradiscono una profonda religiosità. Le pitture erano si segno di devozione (e a volte ex-voto) ma venivano commissionate anche a protezione della casa o a ostentazione di prestigio sociale. Infine su una parete nel centro del paese c'è la copia (l'originale è nella galleria d'arte Orler a Favaro Veneto) del dipinto di Davide Orler, apprezzato pittore mezzanese, scomparso un paio d'anni fa.
L'opera è un'istantanea della vita del paese. Un altro itinerario attraverso l'arte del paese è quello dedicato alle antiche iscrizioni che impreziosiscono le case del borgo. Databili al 1700 riportano date di esecuzione, numeri civici, invocazioni devote, preghiere, nomi di committenti e talvolta di esecutori, insegne, segni toponomastici, didascalie di affreschi. La prassi di “scrivere le case” a Mezzano è oggi ancora in auge. La vostra passione è l'architettura? Bene, Mezzano di Primiero offre un centro storico ricco di testimonianze architettoniche rurali.
Qui, lungo le strade, concepite a misura dei mezzi agricoli, spiccano i tipici edifici addossati l'uno all'altro e disposti secondo le curve di livello, concepiti in modo da essere funzionali sia alla residenza che all'allevamento e alla trasformazione delle risorse. Non avete idea di cosa sia l'architettura rurale? Non vi preoccupate perché sparse un po' in tutto il borgo ci sono piccole bacheche in legno che contengono dati tecnici e architettonici così come simpatici aneddoti. La “nuova” ruralità di Mezzano regala infine al visitatore un ulteriore itinerario, unico e inimitabile, quello che conduce a scovare cataste di legna che solo qui si fanno arte. Il percorso a ogni angolo riserva una sorpresa: il volto in lacrime, la navetta del telaio (in paese si nasconde una raffinata tessitura di trame antiche), la grande pannocchia proprio sopra il pollaio, il paesaggio di legnetti che pare un intarsio, la rappresentazione di una canzone popolare, fiori giganteschi, finestrelle tra i ciocchi da cui pendono pizzi e cascate di gerani.
Ma Mezzano non offre solo tanta natura, cultura e arte. Il borgo, durante tutto il periodo estivo, offre infatti un
nutrito calendario di eventi. Per avere informazioni dettagliate su tutti gli appuntamenti in programma, consultate il sito:
www.mezzanoromantica.it