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Le Iene e Frassica portano il caos sul set

Nino si finge un agente per lʼattore Pietro Pulcini che dopo il ciak disturba i registi

Le Iene, giovedì 29 marzo 2012 alle 21.10 su Italia 1, spargono il caos sui set con Nino Frassica, che si finge un agente Tommy Paradais, e il suo assistito, l'attore Pietro Pulcini scritturato come comparsa.

Quest'ultimo dopo il ciak non riuscirà a stare in silenzio, disturbando le riprese del film di

Vincenzo Salemme "10 Regole per fare innamorare"

, quello dei fratelli

Vanzina "Buona giornata"

e della

fiction "I Cesaroni".

Come reagirà il cast?

Nadia Toffa fa luce su alcune presunte irregolarità di un sito di poker online con dominio “.com” denunciate alla Iena da un giocatore, nonché ex-agente del sito stesso. Non tutti gli appassionati sanno, infatti, che solo i siti di giochi con dominio “.it”, in cui si puntano soldi veri, sono controllati e approvati con il marchio AAMS (Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato) che regola in Italia il comparto del gioco pubblico attraverso una verifica costante dell'operato dei concessionari. L'intervistato afferma che il sito in questione (che conta oltre 3000 giocatori per un fatturato di 10/15 milioni di euro al mese) in realtà incrementa i propri introiti grazie a vere e proprie scorrettezze. Tra queste l'utilizzo di finti giocatori, in realtà programmi che puntano ad intervalli regolari come se fossero persone in carne ed ossa e, soprattutto, la possibilità per i gestori del sito di poter visionare tutte le carte dei giocatori al tavolo virtuale, come se fossero scoperte, falsando così le partite. Per dimostrare quanto detto, l'uomo mostra una partita a due con un altro pokerista online del quale è in grado di vedere, in ogni momento, le carte.

Angela Rafanelli accende i riflettori su un'ordinanza del 2005 che l'allora Sindaco di Verbania aveva firmato per limitare l'utilizzo delle slot-machine e dei giochi a premi nel comune dalle ore 15.00 alle ore 22.00. Alla base della decisione presa dal primo cittadino c'era la volontà di tutelare le fasce più deboli della popolazione come gli studenti che spesso “bigiavano” la scuola per giocare (benché sia espressamente vitato ai minorenni) o i pensionati. Ora la società che gestisce nella zona tali macchinette ha vinto il ricorso al Tar di Torino, estendendo l'orario di utilizzo di tali giochi a discrezione degli esercenti e chiedendo, inoltre, un risarcimento al comune di Verbania per i mancati guadagni seguiti all'ordinanza comunale, di 1.350.000 euro. Alla base della sentenza del tar sembrerebbe esserci una vecchia legge del 1931, che valuta il gioco come una questione di sicurezza e ordine pubblico e non una questione sanitaria, benché da anni l'Organizzazione Mondiale della Sanità ritenga il gioco d'azzardo problematico come una vera patologia.

Mauro Casciari indaga su una nota azienda multinazionale del videonoleggio, la cui succursale italiana è in liquidazione. La Iena racconta che a casa di oltre 60.000 clienti (e non) sono giunte richieste di pagamento per un totale di 3 milioni di euro senza che fosse indicata alcuna motivazione, con minacce di azioni legali in caso di mancato versamento. Casciari raggiunge, quindi, il liquidatore della società per avere delucidazioni in merito alle strane lettere recapitate…