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Festival Cannes 2015, grande attesa per Matteo Garrone

Sulla Croisette sbarca "Il racconto dei racconti", dopo lʼaccoglienza tiepida della stampa

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-afp

Grande attesa per "Il racconto dei racconti" di Matteo Garrone, il primo film italiano in corsa al Festival di Cannes. La pellicola è stata accolta ieri con applausi tiepidi dalla stampa, mentre per oggi è prevista la presentazione ufficiale sulla Croisette in contemporanea con l'uscita in sala. Tgcom24 offre in esclusiva una clip della fiaba fantasy, che vanta un cast internazionale di prim'ordine.

Festival Cannes 2015, grande attesa per Matteo Garrone

Il film è tratto da 'Lo cunto de li cunti', una raccolta di fiabe napoletana scritta nel 1600 da Giambattista Basile. "Ho scelto di avvicinarmi al mondo di Basile perché nelle sue fiabe ho ritrovato quella commistione fra reale e fantastico che ha sempre caratterizzato la mia ricerca artistica - ha spiegato Garrone - Le storie raccontate nel Cunto de li cunti passano in rassegna tutti gli opposti della vita: l'ordinario e lo straordinario, il magico e il quotidiano, il regale e lo scurrile. Le fiabe raccontano i sentimenti umani spinti all'estremo.

Il film è girato tutto in inglese, "perché è un modo per restituirlo al pubblico più vasto possibile.Ma ci siamo presi altre libertà, del resto è nella natura stessa della fiaba di essere continuamente tradotta e reinterpretata. Alla fiaba non si è mai fedeli: ogni volta che la raccontiamo a un bambino per farlo addormentare, cambia qualcosa. Ciò che non abbiamo voluto in alcun modo tradire è invece lo spirito, quella forza evocativa del Cunto che ha nutrito l'immaginario universale attraverso i secoli, arrivando a influenzare autori come Perrault e i fratelli Grimm. Sarebbe molto bello che il film incuriosisse la gente e la spingesse a leggersi il libro".

L'ambientazione fantastica ha anche permesso al regista di giocare con gli effetti speciali che "hanno lo scopo di portare il più possibile il film in un territorio di verosimiglianza, di credibilità fisica ed emotiva. Si è cercato di ricostruire fisicamente le creature fantastiche (come il drago e la pulce gigante) presenti nella sceneggiatura e lasciare all'intervento digitale solo i ritocchi. Si tratta di un tipo di lavorazione che permette agli attori sul set di recitare a stretto contatto con le creature fantastiche e di calarsi appieno nel ruolo durante le riprese".