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Oscar 2016, e venne il momento di DiCaprio. Gioia Morricone, delusione per Stallone

Non cʼè stato lʼasso pigliatutto nella notte della consegna dei premi dellʼAcademy. Miglior film "Il caso Spotlight" che vince solo due statuette. "Mad Max Fury Road" ne porta a casa sei, principalmente tecnicheCon Ennio Morricone vince anche lʼItalia Stelle cadenti: lʼOscar dei décolleté inguardabili...

Oscar 2016, e venne il momento di DiCaprio. Gioia Morricone, delusione per Stallone - foto 1
-afp

E venne l'ora di Leonardo DiCaprio.

L'attore ha vinto il suo primo Oscar come miglior attore protagonista per il film "The Revenant", diretto da Alejandro G. Innaritu, che ha preso la statuetta come miglior regista. Miglior film è stato incoronato "Il caso Spotlight". Tra le attrici premiate Brie Larson come miglior protagonista e Alicia Vikander non protagonista. Oscar anche all'Italia con Ennio Morricone per la colonna sonora.

Oscar 2016, e venne il momento di DiCaprio. Gioia Morricone, delusione per Stallone

E alla fine il tabù è stato sfatato. Tutti aspettavano la statuetta per Leonardo DiCaprio (lui per primo) e questa volta l'attesa non è andata delusa. L'annuncio è stato salutato con una standing ovation di tutti i suoi colleghi presneti al Dolby Theatre di Los Angeles. Dopo cinque nomination senza alcun riconoscimento, il 41enne attore ha vinto l'Oscar come miglior attore protagonista per la sua interpretazione in "The Revenant - Redivivo" .

Visibilmente emozionato, quasi imbarazzato per il tributo riservatogli dalla platea, DiCaprio ha ringraziato suo "fratello" Tom Hardy così come il regista Inarritu, Emmanuel Lubezki, oscar per la miglior fotografia, e Martin Scorsese. Alla fine è stato questo il momento clou di una serata che non ha visto trionfatori, basti pensare che il film che ha portato a casa la statuetta più ambita, "Il caso Spotlight", a quella ha associato solo quella per la miglior sceneggiatura originale. Nel ricevere il premio, Michael Sugar, il produttore del film che parla di casi di pedoflia avvenuti in diverse parrocchie negli Stati Uniti, si è rivolto al Pontefice. "Questo premio dà voce ai sopravvissuti - ha detto -. Una voce che arriverà al Vaticano. Papa Francesco, è arrivato il momento di proteggere i bambini".

Delusione per Sylvester Stallone che sperava di portare a casa quel premio che gli era sfuggito 39 anni fa con il primo "Rocky". Miglior attore non protagonista è stato decretato Mark Rylance per "Il ponte delle spie". Trionfo delle outsider anche tra le attrici: Brie Larson (che qualcuno ha definito la nuova Jessica Lange, anche perché sarà protagonista del nuovo remake di "King Kong") ha vinto per la sua interpretazione in "Room" mentre Alicia Vikander è stata premiata per "The Danish Girl".

Alla fine, in un calcolo puramente matematico, il film a portarsi a casa il maggior numero di statuette, sei, è "Mad Max: Fury Road", di George Miller. Peccato che si tratti di premi in categorie non di peso ma prettamente tecniche, come scenografia, trucco, suono e costumi. Tra i i film di animazione vittoria per il tanto celebrato "Inside Out" della Pixar, mentre la canzone vincitrice è stata "Writing's On The Wall" di Sam Smith per l'ultimo 007, "Spectre".

A livello musicale Lady Gaga è stata protagonista di un momento intenso, intepretando un brano contro lo stupro, "'Til It Happens To You". La cantante è stata presentata dal vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden. "E' una amica e una donna molto coraggiosa - ha detto Biden -. Troppe donne e uomini sono vittime di molestie sessuali. Unitevi a me, al presidente Obama e a altre milioni di persone. Dobbiamo cambiare questa cultura".

E non è mancato il discorso del presentatore Chris Rock sulla polemica riguardante gli #OscarsSoWhite e l'esclusione degli attori di colore dalle nomination. Il comico ha trattato la cosa a modo suo, con battute ("Se avessi boicottato vi sareste trovati Neil Patrick Harris per la seconda volta"), affondi seri ("Negli anni 50 e 60 non c'erano nomination per i neri ma non protestavamo. Perché all'epoca avevamo delle ragioni vere per scendere in piazza, questioni più importanti: venivamo linciati, picchiati, violentati"). E non è mancata una frecciata a Will Smith, uno dei promotori del boicottaggio: "E' stato pagato 20 milioni di dollari per girare 'Wild, Wild West' - ha detto Rock -, e anche questo non mi pare tanto giusto, no?".