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Giorgia Wurth: "Non mi piaccio mai"

Lʼattrice, protagonista di "Oggetti Smarriti", si confessa a Tgcom24

Ufficio stampa

Con Giorgia Wurth bisogna stare attenti: alle domande, a come si scriveranno le risposte. Al titolo dell'intervista. Perché prima di diventare attrice, di successo, ha fatto la cronista per un quotidiano e quindi conosce bene i meccanismi. Quello del giornalismo è stato un sogno archiviato ("alla prima censura") per fare spazio alla passione per il cinema. Dall'11 luglio sarà nelle sale con il film "Oggetti Smarriti" e a Tgcom24 confessa: "Non mi piaccio mai".

Nella nuova pellicola di Giorgio Molteni con Roberto Farnesi e Chiara Gensini, la Wurth veste i panni di Silvia, l'ex moglie del protagonista (Farnesi), che si ritroverà coinvolto in una serie di stravaganti colpi di scena. Tra cui dimenticarsi la figlia.

Giorgia, per la prima volta hai un doppio ruolo, come è stato?
Mi piace sperimentare sempre cose nuove, così quando ho letto la sceneggiatura mi ha subito preso. Sono Silvia, la ex moglie del protagonista che cercherà in tutti i modi di aiutarlo, anche quando "perderà" la figlia. Poi torno in forma surreale, una sorta di proiezione nella sua mente... Mi sono molto divertita.


Hai mai perso un oggetto importante?
Le chiavi di casa, sempre. E spesso non mi ricordo dove parcheggio l'auto... ma credo che sia un problema per molti...

E una cosa di cui ti vorresti liberare, invece?
Mhhh, fammi pensare... Ecco, sì, i vestiti. Ne ho troppi, alcuni mai messi. E le scarpe. Non sono una feticista, preferisco le pantofole.

Molte donne non saranno d'accordo con te...
Lo so. Ma che ci posso fare, se sono così?

D'altronde sei talmente bella che puoi permetterti di essere essenziale...
Bella io? Ma non scherziamo. A chi me lo dice replico sempre che deve vedermi al mattino, appena sveglia. Certi giorni poi mi trovo così brutta... La verità è che non mi piaccio.

Vabbè, lo dici apposta così poi ti fanno altri complimenti...
No, davvero non mi piaccio fisicamente, non mi riguardo mai la cinema. Sono iper critica con me stessa. Mi vedo "cagna". Penso sempre che avrei potuto fare di più e meglio.

Quindi non sei orgogliosa di nulla?
Solo del mio primo libro "Tutta da rifare", l'ho partorito come un figlio. Mi consolo con quello, io che vorrei tanto diventare mamma... Ho appena finito il secondo che parla di handicap e sesso, e mi ero detta quando lo scriverò sarò incinta.. invece...

Perché non lo chiedi al tuo compagno?
Perché sono disperatamente single. Non è facile trovare l'uomo che sarà il padre dei tuoi figli. Sono molto selettiva.

Cosa deve avere un uomo per piacerti?
Deve essere naturale, maschio, non depilarsi e soprattutto deve lavarsi. Sembrano cose banali, ma ti assicuro che non sono cose così scontate. Detto ciò non mi vedrete mai con un calciatore...

Le ultime parole famose...
Ho poche certezze e questa è irremovibile.

Che rapporto hai con il tuo corpo?
Di amore e odio, dipende dai giorni. Quando lavoro è il mio strumento per esprimermi...

Spesso ti abbiamo visto in scene di nudo, anche foto posate per riviste patinate...
Ripeto, non ho problemi a mettermi a nudo quando lavoro. Poi magari la mare non riesco a staccarmi dal pareo, non mi metto in topless. Insomma, sono pudica. E' un controsenso, ma sono fatta così. Ci vorrebbe un bravo psicanalista.

Spazi dal cinema alla tv con disinvoltura, presto tornerai con "Le tre rose di Eva"...
E' un ruolo che mi piace tantissimo. Perché si evolve, non è uguale a se stesso. Sono una escort che già alla fine della prima serie si redime. E che nella seconda cambierà totalmente vita. Ne vedrete delle belle....

Un ruolo che non ti hanno mai offerto?

Lady Oscar, sarebbe bellissimo. Per il contesto storico, i vestiti. E poi vuoi mettere l'ambiguità del personaggio?

Sei laureata alla Iulm e quando studiavi hai mosso i primi passi come giornalista freelance...
Sì, scrivevo per i giornali locali della Liguria e per un quotidiano free-press a Milano. Poi ho lasciato perché ero schifata. Mi ero stufata di fare pezzi a comando e quando ho proposto una mia inchiesta sono stata subito censurata. Ecco, odio la censura... Il titolo dell'intervista lo facciamo su questo?...