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Cannes, Michael Douglas superstar in lacrime: "Behind the Candelabra è un regalo"

In concorso ed è il suo primo ruolo dopo il cancro

LaPresse

"Dopo il cancro, questo film è un regalo". Michael Douglas non ce la fa e si asciuga le lacrime davanti alla stampa di tutto il mondo che lo ha salutato con grandi applausi per l'interpretazione del pianista Liberace in "Behind the Candelabra". Nel biopic il regista Steven Soderbergh ripercorre la vita fatta di eccessi e paillettes del musicista americano, morto di Aids nel 1987 senza mai dichiarare la propria omosessualità.

In "Behind the Candelabra", biopic diretto da Steven Soderbergh Douglas presta il volto al pianista Liberace, diventato famoso negli Stati Uniti tra gli anni Cinquanta e Sessanta grazie ad un talento innato e ai modi eccessivi. Un ruolo cucito su misura per lui, tanto il regista ha rimandato l'inizio delle riprese pur di averlo come protagonista.

"Ero convalescente per le cure, dovevo avere il tempo di preparare il personaggio, lavorare sulla mia voce e suonare il piano - racconta Douglas - Questo personaggio che mi ha riportato al cinema è stato veramente un regalo, la sceneggiatura era fantastica. Tentare di fare un film d'epoca, trasformarsi in quel personaggio dalla vita così eccezionale è stato un'esperienza meravigliosa. Il film merita la Palma d'oro, quanto a me spero di aver fatto un buon lavoro".

In "Behind the Candelabra" Soderbergh indaga sulla turbolenta relazione d'amore tra Liberace, Lee per gli amici, e il suo giovane amante Scott Thorson (Matt Damon). Nonostante le voci insistenti, il pianista non ha mai ammesso di essere gay. Un tabù, quello sulla sua sessualità, che continua a essere un argomento spinoso negli Stati Uniti.

"Questo film è stato rifiutato da Hollywood perchè avrebbero avuto difficoltà con il marketing. Ma io volevo fare esattamente questo film, non ho mai pensato di cambiare qualcosa per avere un'audience maggiore - ha ammesso il regista - La tematica omosessuale ancora oggi è una questione complicata, figuriamoci all'epoca. Liberace e Scott avevano la pressione mediatica addosso, erano eccentrici. Non era facile per loro e io ho voluto raccontare con realismo anche queste contraddizioni".

Considerato "troppo gay" per gli standard americani, "Behind the Candelabra" non uscirà nei cinema, ma verrà trasmesso direttamente sul piccolo schermo dalla Hbo (co-produttrice del progetto) il prossimo 26 maggio.

Proprio da Cannes (che nel 1989 gli assegnò la Palma d'Oro per la sua opera prima "Sesso, bugie e videotape") Steven Soderbergh ha annunciato il suo ritiro dalle scene: "Behind the Candelabra è il mio ultimo film. Sono fiero di aver cominciato qui a Cannes e finire ancora qui, penso di aver fatto una bella carriera".