L'attrice 26enne era accusata di guida spericolata e ha patteggiato la pena
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Alla fine si è arresa e ha accettato di patteggiare la pena. Così Lindsay Lohan evita per l'ennesima volta il carcere e finisce di nuovo in una clinica di riabilitazione. Stavolta la bad girl di Hollywood era accusata di guida spericolata, false informazioni e resistenza ad un ufficiale di polizia. Dovrà scontare 90 giorni in un rehab e 18 mesi di psicoterapia.
Nuovi guai dunque per Lindsay, che tra eccessi, arresti, condanne e debiti, ormai fa parlare solo per la sua condotta. L'ultima marachella risale a giugno del 2012: l'accusa non ha creduto alla versione fornita dalla 26enne secondo cui non era alla giuda della Porsche che ha tamponato un camion rimorchio mentre si recava sul set di "Liz&Dick", il film su Elizabeth Taylor e Richard Burton. Per la Lohan questo è ritorno sotto i riflettori della cronaca che coincide con la crescente curiosità dei media per il suo ultimo film, non ancora uscito ma già definito "scandaloso": "The Canyons" di Paul Schrader e che potrebbe essere l'occasione per il rilancio della carriera dell'attrice. Che nellla pellicola interpreta la fidanzata sottomessa di Christian, produttore senza freni che ama coinvolgere la sua compagna in sesso di gruppo. Quando però la coppia inizia un pericoloso menage a trois con Ryan (Nolan Funk), aspirante attore bello quanto poco brillante, le conseguenze saranno letali.