Lavorò con Fellini e Antonioni, si è spento a 92 anni
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E' morto Tonino Guerra, il poeta e sceneggiatore romagnolo collaboratore di tanti grandi registi, da Fellini ad Antonioni, da Rosi ai fratelli Taviani. Nato nel 1920, aveva da poco compiuto (il 16 marzo) 92 anni. Ammalato da qualche mese, Guerra si era aggravato nelle ultime settimane ed era stato ricoverato a Rimini per accertamenti, ma i sanitari lo avevano rimandato a casa.
Da qualche tempo, avendo sentito che la fine si avvicinava, aveva scelto di tornare a vivere nella natia Santarcangelo, lasciando la casa-museo di Pennabilli - sede dell'associazione a lui intitolata - nella quale aveva vissuto dagli anni 80. Accanto a lui nell'ora del trapasso, anche il figlio Andrea Guerra, noto musicista.
Poeta apprezzato e stimato, Guerra ha firmato le sceneggiature di alcune delle opere più importanti del nostro cinema, da "Amarcord" di Fellini (per il quale scrisse anche "E la nave va" e "Ginger e Fred") a "La notte", "L'eclisse", "Deserto rosso", "Zabriskie Point" e "Blow Up" di Michelangelo Antonioni.
Più di una trentina i film da lui scritti: oltre a quelle con Fellini e Antonioni, tra le sue collaborazioni vanno ricordate quelle con Andrej Tarkovskij, Francesco Rosi, Alberto Lattuada ("Bianco, rosso e..."), Theo Angelopoulos ("Il passo sospeso della cicogna"), i fratelli Taviani ("Kaos"), Marco Bellocchio, Vittorio De Sica ("Matrimonio all'italiana", "I girasoli"), Jose Mari'a Sa'nchez, Elio Petri, Giuseppe De Santis, Mario Monicelli ("Casanova '70", "Il male oscuro").
PER LUI UN ULTIMO NASTRO D'ARGENTO
Anche i giornalisti cinematografici italiani, raccolti nel Sngi , ricordano in Tonino Guerra "un poeta e uno scrittore che lascia una testimonianza umana e intellettuale difficilmente eguagliabile". Una stima che avrebbe portato a Guerra, nelle intenzioni del sindacato di categoria, il suo sesto nastro d'Argento.
Dal Sngi erato stati tributati a Guerra i seguenti riconoscimenti: nel 1963 Nastro d'argento al miglior soggetto, con Elio Petri, per 'I giorni contati'. Nel 1974 Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura, con Federico Fellini, per 'Amarcord'. Nel 1983 Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura, con Paolo e Vittorio Taviani e Giuliani G. De Negri, per 'La notte di San Lorenzo'. Nel 1985:Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura, con Paolo e Vittorio Taviani, per 'Kaos'. Nel 1991 Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura, con Suso cecchi D'Amico, per 'Il male oscuro'. Nel 1994 Premio Bianchi alla carriera.