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Crolla il palco del live di Jovanotti a Trieste
Muore uno studente 20enne, sospeso il tour

La causa dellʼincidente nel cedimento dei pilastri anteriori, un ferito in rianimazione I colleghi della vittima: "Francesco è morto per 5 euro lʼora"

Ansa

Crolla il palco allestito al PalaTrieste per il live di Jovanotti, causando un morto (Francesco Pinna, studente universitario di 20 anni) e diversi i feriti.

Il palazzetto è stato messo sotto sequestro mentre tutte le tappe del tour sono state sospese.

Sarebbe morta all'istante la vittima dell'incidente avvenuto al PalaTrieste. L'operaio di 20 anni, secondo le prime ricostruzioni, del medico legale, Fulvio Costantinides sarebbe stato investito dalla struttura, alta una decina di metri. Scene di disperazione si sono verificate quando un gruppo di persone, che erano in attesa davanti al Palasport di Trieste, ha appreso la notizia che la vittima dell'incidente era un loro parente. A quel punto una ragazza del gruppo ha più volte urlato "Francesco", "Francesco ti amo, ti prego torna". Dopo alcuni minuti il gruppo è stato fatto entrare nella struttura.

Stando alle prime testimonianze, l'impalcatura si è come "accartocciata" su se stessa. Gli operai che stavano ultimando i lavori necessari per il corretto funzionamento della struttura ma sono stati investiti dal crollo e alcuni di essi sono rimasti incastrati tra i tubi di acciaio. Dagli ingressi del palazzetto è visibile l'impalcatura, quasi completata e ripiegata in avanti. La struttura sportiva, situata nel rione di San Sabba, adiacente allo stadio Nereo Rocco, è stata transennata e posta sotto sequestro

La vittima del crollo al palazzetto è un giovane operaio di Trieste, di circa 20 anni. Lo ha detto il sindaco Roberto Cosolini lasciando l'impianto dopo un breve sopralluogo: "In questo momento il primo pensiero va al povero ragazzo rimasto vittima e allo sua famiglia. Ogni commento è superfluo. L'incidente è avvenuto mentre stavano montando il palco e la struttura ha ceduto".

Diversi gli operai travolti dall'impalcatura trasportati al Pronto Soccorso dell'ospedale Cattinara. Secondo quanto appreso da fonti sanitarie, tutti presentano lesioni da traumatismo, ma uno è ricoverato in chirurgia. L'Azienda sanitaria triestina ha disposto l'invio al PalaTrieste anche di psicologi delle emergenze, per assistere molti addetti che, a causa dell'incidente, sono stati colti da attacchi di pianto e di panico.

Nessuna dichiarazione, per ora, da parte dell'entourage dell'artista. Il suo sito ufficiale è completamente oscurato di nero senza alcun collegamento né link interni. Tutti i concerti dell'Ora Tour sono stati sospesi. La decisione è stata presa dal cantante e dal suo manager Maurizio Salvadori dopo l'incidente.

Lorenzo Jovanotti era entusiasta per lo show che l'attendeva e aveva espresso la felicità attraverso uno status su Twitter: "Sono anni che non suoniamo a Trieste, bene, ottimo, arriviamo!".

I COLLEGHI DELLA VITTIMA: "MORTO PER 5 EURO L'ORA"
 "Non si può morire così, a 19 anni, a 20 anni, per una cosa del genere...", "no, non lo conoscevamo, l'abbiamo visto oggi per la prima volta e poi... là sotto... così...".

I colleghi di lavoro della vittima fumano nervosamente al bar dove dal televisore passano in continuazione le immagini del disastro avvenuto a pochi metri, all'interno del Palasport che, intorno alle 17, ha acceso le luci esterne. I colleghi della vittima sono riconoscibili dagli zaini, i caschetti di plastica e i moschettoni. Si arrampicano sui tubi innocenti a dieci metri di altezza, talvolta di più, simili ad alpinisti più che ad attrezzisti.

"Sai quanto guadagna un ragazzo come lui? - chiede provocatoriamente uno del gruppo - Guadagna cinque euro l'ora. Non si diventa ricchi; si può morire per questo? per cinque euro l'ora? E' una follia". "Siamo quasi tutti ragazzi che lavoriamo un giorno qui, un giorno lì, dove capita, anche lui, anche il ragazzo che è morto".

ASSOMUSICA: "FUORI LUOGO SPECULARE"
Sul denaro che guadagnava il 20enne è successivamente intervenuta Assomusica, l'Associazione degli organizzatori e produttori di musica popolare contemporanea dal vivo. "La notizia che riporta che il costo del lavoro di facchinaggio è di 5 euro non è esatta. Le compagnie o cooperative di servizi, a seconda della regione, pagano dai 13 ai 16 euro l'ora, nel caso specifico di Trieste il costo di un operatore è pari a 13,50 euro l'ora. Qualsiasi speculazione sull'accaduto è fuori luogo" conclude.