Esce la biografia del rocker "La versione di Vasco" un percorso tra dichiarazioni e pensieri liberi
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I suoi clippini ormai sono diventati un tormentone del Web, sta per arrivare il nuovo video "Stammi vicino" ma Vasco non si ferma qui. Il rocker pubblica la biografia "La versione di Vasco", un percorso di vita, amore e musica lungo 30 anni tra dichiarazioni e pensieri. Un progetto fortemente voluto perché "le biografie sono tutte false. Io sono stato franco". E non manca un consiglio diretto: "Fate quel che cazzo volete... ma fatelo bene!".
Vasco si racconta da subito e spiega anzitutto il senso di una delle sue canzoni più famose "Vita Spericolata", che come specifica lui stesso è stato travisato dalla stampa: "Non volevo certo (e non avrei mai voluto) che tutto ciò venisse inteso come 'drogarsi' o finire schiavi delle dipendenze. Questa è una delle fantasie più perverse che la stampa nazionale abbia potuto partorire. Non si trattava neppure di permissivismo ma di una fuga dalla realtà, necessaria in un periodo storico come quello (yuppies, paninari, arrivismo, corruzione, soldi facili e craxismo".
E sempre a proposito di droga Vasco ribadisce: "Sapete come la penso: non tutte le droghe fanno male. Quelle leggere... ma l’eroina no. Le pere no. Quelle sono tremende. La soluzione ci sarebbe: liberalizzare le droghe leggere. Quelle pesanti metterle in farmacia. Se un giorno scopro mio figlio stroncato da una 'pera sporca' allora sì che prendo il mitra davvero e vado a cercare tutti quei politicanti che hanno reso possibile questo schifo. Che continuano a proibire e così proteggono gli interessi della mafia".
Il ricordo si fa agrodolce quando il cantautore racconta di un suo vecchio amico vittima dell'eroina. Nonostante avesse diverse volte cercato di smettere entrando ed uscendo dalla comunità, lui era lì sempre al paese, isolato da tutti. Vasco gli parlava e non lo trattava da “appestato”. Grazie ad una colletta di amici, lo sfortunato ragazzo ha mollato tutto per le Canarie e prima di salutare Vasco gli ha sussurrato: “Tu, sei un incantatore si serpenti!”. Una definizione che Vasco sente molto sua.
Tra le curiosità emerse dal libro la domanda fatta a 18 anni per entrare nei paracadutisti, invece è arrivata l'Università. Prima Economia (per far piacere al padre) e poi Pedagogia. Ma al momento di dover partire Vasco è scappato in ospedale dichiarandosi "farmacodipendente”. “Pur di non perdere un anno – scrive - ho preferito sputtanarmi. Come farmacodipendente venivi escluso da qualunque tipo di lavoro statale".
Il rocker ricorda con tenerezza gli affetti. Su tutti suo padre Giovanni scomparso quando Vasco aveva solo 26 anni: "Mi ha insegnato l’onestà senza compromessi e la tolleranza assoluta verso chi non la pensa come te (…) La sua scomparsa fu la molla che mi scatenò dentro questa rabbia che ancora non riesco a domare, questo carattere ribelle".
Ovviamente non mancano le canzoni e "Albachiara" fu scritta dal cantautore per una ragazzina di 13 anni, che una volta 18enne fu fermata dal cantante stesso che esclamò: "Guarda che l'ho scritta per te Albachiara" e poi è arrivata "Una canzone per te". "Siamo solo noi" è nata dopo un incidente: "Mi sono seduto su una cassa perché volevo fare il matto e sono caduto in mezzo al pubblico, una figura di merda atroce". Ma è con "Vita spericolata" che Vasco capisce di aver ingranato la marcia e in una notte arriva a scrivere ben dieci canzoni.
Poi i primi concerti organizzati da Bibi Ballandi (oggi importante produttore tv, come l'ultimo show di Fiorello, ndr) nel 1979. Ma durante le esibizioni qualche imprevisto: "Non ci cagavano, finché a un certo punto hanno iniziato a fare le freccette di carta e a tirarcele. La notte mentre tornavo a casa mi salì una rabbia enorme. Mi dissi: 'La prossima volta che qualcuno mi disturba o mi prende in giro scendo e faccio a botte'".
Non manca l'amore per l'attuale compagna Laura, il figlio avuto da lei Luca nato nel 1991 e Davide, il primo avuto nel 1986, infine c'è anche Lorenzo. "La vera trasgressione è fare una famiglia e mettere al mondo dei figli", scrive Vasco.
Per chi ama Vasco questo libro, edito da Chiarelettere i cui proventi della vendita andranno al Gruppo Abele di Don Luigi Ciotti, è un modo per conoscere meglio il pensiero di un artista che ha attraversato la musica italiano lasciando il segno. Per chi non conosce il rocker può apprezzarne almeno la volontà di vivere sempre al massimo: "La vita non è una commedia che puoi provarla prima. La devi vivere improvvisando".