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Mina è un alieno che strega ancora

Lʼinterprete sensuale, rock, malinconica lungo i dieci brani del cd "Piccolino"

Ufficio stampa

Malinconica, rock, brasiliana ecco i mille volti di Mina in versione "aliena", come è ritratta sulla copertina del disco, che lancia la sua ultima fatica "Piccolino".

Dieci brani (diventano 14 nella versione Deluxe) in cui l'interprete si cimenta con canzoni di Giorgio Faletti e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro ("Brucio di te", "E così sia"), ma anche la cantautrice brasiliana Maria Monte. La Tigre di Cremona è tornata e "graffia" ancora.

Dolcemente malinconica con la voce che appoggia morbida sulle note di "Compagna di viaggio", scritto da Giorgio Faletti. Scatenata sempre in bilico tra l'elettronica e le chitarre distorte in "Matrioska". Sensuale e brasiliana con "Ainda Bem" il brano scritto da Marisa Monte, una delle più affermate cantautrici e interpreti della scena musicale contemporanea in Brasile. La canzone già incisa e lanciata dalla Monte ha conquistato subito il numero 1 nelle radio brasiliane. E' una delle canzoni più riuscite del disco.

Poi "Brucio di te" è il primo dei due brani scritti da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, che ha regalato alla Tigre di Cremona anche "E così sia", che chiude l'album. Sono proprio le canzoni più difficili a livello interpretativo e vocale, ma Mina non si scoraggia anzi scavalca l'ostacolo, convincendo.

Non manca il nipote Axel Pani, figlio di Massimiliano, che continua la collaborazione iniziata dal brano "Per poco che sia" contenuto in "Bau" del 2006 fino a "Caramella" del 2010 con "Il povero e il re". La scrittura di Alex è sempre interessante e innovativa e conferma le sue potenzialità anche nel nuovo brano con venature soul-jazz senza rinnegare il pop "Fly Away", scritto a quattro mani con Mattia Gysi in inglese. Mina è orchestrale e ariosa come un melodramma in "L'uomo dell'autunno".

La versione DeLuxe di “Piccolino” contiene altri brani come “Only this song” firmato sempre da Axel Pani, “Rattattira” di Anselmo Genovese, “Armoniche  convergenze” della coppia Cassano/Cogliati e a chiudere il disco “Dottor  Roberto”, una canzone-sketch in cui lascia completamente la scena alla voce recitante maschile (che è quella di un  perfetto sconosciuto, l'autore del brano Stefano Gislon, ottico di Aviano del Friuli) e gli fa da spalla con poche parole e qualche vocalizzo.

Enigmatica la copertina di “Piccolino”, per la quale Gianni Ronco ha disegnato una Mina inquietante, quasi una divinità della stirpe degli Anunnaki.

Insomma un bell'album in cui l'interprete non si risparmia e che mostra ancora una 'freschezza' musicale intatta e continuativa dopo "Facile" (2009) e "Caramella" che hanno segnato un percorso nuovo per l'artista, virato verso la musica più contemporanea.