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Il re delle discoteche ama anche Beyoncé

David Guetta presenta il nuovo album e dice subito di odiare le distinzioni musicali

Ufficio stampa

Ha 43 anni, è uno dei deejay più amati del momento, alle spalle conta 5 milioni di album e 17 milioni di singoli venduti.

Eppure David Guetta, in Italia per presentare il cd "Nothing But The Beat" uscito lo scorso agosto, si presenta con il candore di un ragazzo che ama la musica. "Ma se dico che 'Crazy In Love' di Beyoncé mi ha fatto uscire fuori di testa, che male c'è", dice a Tgcom.

"Nothing But The Beat" è un doppio album: pop con 14 tracce ed elettronico di 10 tracce, completamente privo di parti cantate. L'album, oltre a Taio Cruz, Flo Rida, Nicki Minaj e Snoop Dogg, vede la collaborazione di un cast stellare tra cui Akon, Will.i.am dei Black Eyed Peas, Usher, 50 cent, Chris Brown, Lil Wayne, Jennifer Hudson, Timbaland e Sia.

 
Il re di Ibiza e delle discoteche, è apparso con sorriso sereno e giubbino raffigurante i personaggi del cartone animato politicamente scorretto "South Park" sopra una camicia extralarge blu scuro e jeans. Un 40enne che dimostra almeno dieci anni in meno e con un pallino in testa: la musica.
 
Quanti nomi eccellenti nel tuo disco! Chi ti ha colpito in particolar modo?
E' stato veramente un sogno chiamare così tanti amici per un mio album. Un cast così non lo avrei mai immaginato. Ognuno di loro ha contribuito a dar qualcosa di suo a questo progetto dalle voci straordinarie di Usher e Jennifer Hudson alla produzione con Timbaland che ho sempre ammirato da produttore. Per non parlare di Will.i.am che con i suoi amici Black Eyed Peas ha fatto cose pazzesche. Ma devo dire che Sia (35enne cantautrice australiana che ha collaborato con Christina Aguilera, popolare in Patria e tornata alla ribalta dopo un ritiro forzato per motivi di salute, ndr) mi ha colpito da subito. Ho ricevuto il suo demo e ho esclamato "Uau la voglio assolutamente"!
 
Forse Sia non è un nome conosciutissimo ai più...
Ed è stato anche questo il motivo per cui ho voluto lei nel mio disco. Ok, ci sono un sacco di nomi pazzeschi ma la canzone "Titanium" meritava un posto nell'album perché è straordinaria.
 
Insomma un amante della musica, non fai alcuna distinzione tra i generi?
Assolutamente no! Anzi le radio le fanno, creano delle divisioni tra hip hop, dancefloor e pop. Ma mi chiedo io perchè? Nel 2011 ancora ragioniamo in questo modo? Se a me piace una canzone, mi emoziona, ecco quella è la "mia canzone". Non si dovrebbero fare distizioni di genere quanto dividere la musica semplicemente in "bella e brutta". E' per questo che l'album "Nothing But The Beat" è diviso in due: pop ed elettronico. Così chi ama l'uno o l'altro genere possa rimanere piacevolmente stupito.
 
Una canzone che ha amato?
"Crazy In Love" di Beyoncé e ricordo lo stupore di amici e colleghi che mi dicevano 'Ma David? Sei sicuro?' e io me ne fregavo di quello che dicevano. Lei è meravigliosa.
 
Ma sei stato anche il portafortuna di Kelly Rowland, dopo il successo di "When Love Takes Over" la sua carriera ha ripreso a decollare e oggi è uno dei giudici di "X Factor Uk"...
Sono felicissimo per lei. Certo non deve essere stato affatto facile lo scioglimento delle Destiny's Child e avere alle spalle una come Beyoncé e il suo successo. Ricordo che quando abbiamo parlato del nostro primo singolo lei era entuasista, aveva le lacrime agli occhi. Ma non credo di averle fatto un regalo, anzi ce lo siamo fatti a vicenda. Io non ero conosciuto in America e grazie a "When Love Takes Over" mi hanno apprezzato anche lì.