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Paolo Simoni: "Coraggioso come le rane"

Il cantautore a Tgcom24 sul nuovo cd "Si narra di rane che hanno visto il mare"

Dopo aver aperto le date di Ligabue allo Stadio Olimpico di Roma e allo Stadio San Siro di Milano e dopo essersi esibito da Piazza del Popolo a Roma nelle prime due puntate del "Coca-Cola Summer Festival" in onda in prima serata su Canale 5, Paolo Simoni pubblica il terzo disco di inediti "Si narra di rane che hanno visto il mare".

"Le rane sono una metafora della vita e del coraggio", dice il cantautore

a Tgcom24

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Paolo Simoni: "Coraggioso come le rane"

Paolo nel 2007 ha vinto il Club Tenco come "Nuova proposta emergente dell'anno", nel 2008 arriva tra i finalisti del Club Tenco per "Miglior opera prima", nel 2009 al Festival degli Autori di Sanremo è vincitore del premio per il "Miglior arrangiamento musicale" nella sezione "Big" e nello stesso anno è tra gli otto vincitori di Musicultura. Dall'incontro con Claudio Maioli, manager di Ligabue, nasce, il secondo album di Paolo Simoni, contenente 10 brani interamente scritti e interpretati dal giovane cantautore emiliano tra cui il duetto “Io sono io e tu sei tu” con Lucio Dalla. Nel 2013 partecipa al Festival di Sanremo nella categoria Giovani con il brano “Le Parole”.


Come mai hai intitolato l'album "Si narra di rane che hanno visto il mare"?


E' un invito a sognare e a credere ai propri sogni, di qualsiasi tipo essi siano.

Cosa rappresentano per te le rane?


Le rane siamo noi. Quelle che spesso rimangono nel loro stagno per pigrizia o per paura. Il mare è la vita. Le rane che hanno avuto il coraggio e hanno fatto il salto fuori dall'acqua l'hanno visto e ne conoscono l'odore. E' una storia e una metafora sul coraggio.

Quante cose sono cambiate da "Ci voglio ridere su" a questo album?


Più che cambiamento parlerei di arricchimento. La musica, da sempre, ha il potere di plagiarmi e di introdurmi a mondi nuovi. Questo forse è un disco più emotivo, diretto ed empatico. Nel farlo mi sono emozionato molto. In questi anni ho imparato tanto, soprattutto dagli errori.

Perché hai deciso di lanciare proprio "15 agosto" e cosa rappresenta per te questa data?


"15 Agosto" è una storia vera. Come lo sono tutte le cose che scrivo. Ho voluto raccontare una giornata di festa nell'amata Romagna. Mi sono seduto e ho osservato il mondo attorno a me. Così è nata la canzone. Questa data per me rappresenta la festa, la gente serena, il senso di appartenenza, l'infanzia e i bagni di notte sotto le stelle.

Che ricordo hai di Lucio Dalla con cui hai duettato in “Io sono io e tu sei tu”?


Bello! Un grande artista al quale devo riconoscenza. Una volta mi disse: “Ci sono due modi di cantare: uno è con il culo l'altro con il cuore. Scegli tu!”.

Questa la tracklist dell'album: “La sfida del tempo”, “Che stress”, “Andare via”, “P.S. intro l'amore” (brano strumentale), “L'amore”, "15 agosto”, "P.S. echi di Romagna in festa” (brano strumentale), "Stelle vicine”, "A Montreux”, "Aldilà” e "Lezioni di Piano".