L’indagine di Skuola.net

Scuole in bolletta: il recupero non si fa o si paga

Nel 37% dei casi gli studenti denunciano che i corsi di recupero post-pagella non sono stati organizzati dalla propria scuola. Quando invece ci sono, per 1 su 10 sono a pagamento. Sono i dati di un’indagine di Skuola.net su 3000 ragazzi

06 Mar 2015 - 22:16
 © ansa

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Recuperare una brutta pagella non è facile, e sicuramente non lo è farlo da soli: purtroppo però sembra che questo succeda spesso tra gli studenti italiani. Skuola.net ha chiesto a circa 3000 ragazzi tra i 14 e i 19 anni se nelle loro scuole siano stati organizzati corsi di recupero in seguito alle pagelle di metà anno, e quasi 2 su 5, il 37%, hanno dichiarato che ciò non è successo. Il problema è che i corsi di recupero hanno un costo, e non tutti gli istituti hanno la possibilità di far fronte a questa spesa. Così la soluzione, a volte, può essere chiedere denaro alle famiglie. Quando i corsi di recupero ci sono, infatti, in 1 caso su 10 sono a pagamento.

SCUOLE IN BOLLETTA - Se ben il 37% dei ragazzi non ha corsi di recupero, solo il 18% dei ragazzi sostiene che nella sua scuola esiste la possibilità di frequentarli per tutte le materie, mentre la maggior parte, circa il 45%, vive una situazione di compromesso. Corsi di recupero si, ma solo per alcune delle materie dell'offerta formativa. Difficile quindi per le scuole assistere gli studenti che devono recuperare le insufficienze, tanto che la soluzione in alcuni casi è chiedere un contributo ai genitori. Uno su 10 paga i corsi di recupero, ma quanto? Il costo per ogni corso scende sotto i 50 euro nel 70% dei casi, mentre circa 1 studente su 5 dichiara che nel suo istituto si pagano tra i 50 e i 100 euro a corso. Per 1 su 10, invece, il prezzo supera i 100 euro.

CORSI DI RECUPERO, MA COME? - Quando il recupero viene organizzato, quali modalità vengono scelte? Le soluzioni sono varie, e molte sono rivolte al risparmio. Nel 75% dei casi, normalmente, i corsi vengono svolti nel pomeriggio con gli insegnanti. Ma 1 ragazzo su 4 sostiene invece che i suoi prof li tengono durante le ore mattutine, presumibilmente organizzando periodi di ripasso collettivo. Questo permette alle scuole di evitare di trattenere gli insegnanti oltre l'orario, cosa che avrebbe i suoi costi. Un altro metodo adottato è quello di delegare ai "primi della classe" il recupero degli studenti insufficienti. Succede nel 5% dei casi, tra lezioni pomeridiane (3%) e mattutine (2%).

E QUANDO IL CORSO DI RECUPERO NON C'E'? - Quando il corso di recupero non viene organizzato, gli studenti devono arrangiarsi. Circa 1 su 3 metterà quindi mano al portafoglio e ricorrerà alle ripetizioni private, mentre circa il 20% cercherà di contare sulla generosità di amici, parenti e conoscenti per un aiuto gratuito. Infine, 1 su 2 si metterà sui libri cercando, in tutta solitudine, di colmare le proprie lacune tramite uno studio matto e disperatissimo. Sempre provando a non accumularne altre mentre gli insegnanti, inevitabilmente, porteranno avanti il programma del secondo quadrimestre.

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