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Se il caffè rende incontinenti

Basterebbero circa tre espressi a irritare la vescica negli uomini

Afp

Il rito quotidiano del caffè potrebbe avere dei risvolti sgradevoli. Al corpus di studi che esamina alternativamente vizi e virtù della bevanda, si aggiunge una ricerca che afferma che due tazze di caffè americano al giorno e circa tre tazzine del nostro espresso sarebbero sufficienti a sviluppare o ad aggravare l'incontinenza urinaria maschile. Lo studio è stato condotto dall'Università dell'Alabama e pubblicato sul Journal of Urology.

Caffeina sul banco degli imputati
Sarebbe la caffeina contenuta nella bevanda a irritare la vescica causando difficoltà a trattenere l'urina. Il legame tra caffeina e incontinenza urinaria era già stato evidenziato in diverse ricerche precedenti relative alle donne: da qui la decisione di approfondire la questione negli uomini.

La ricerca
Sotto la lente d'ingrandimento alcuni test svolti per un sondaggio sulla salute nazionale tra il 2005 e il 2008 che avevano coinvolto 4mila persone. Osservando il consumo di caffeina in coloro che manifestavano difficoltà a trattenere l'urina, è risultato che chi consumava 234 milligrammi di caffeina aveva il 72 per cento di possibilità in più di sviluppare un'incontinenza moderata o severa rispetto a chi invece ne assumeva meno, mentre fra coloro che arrivavano a 392 milligrammi giornalieri il rischio di soffrire del disturbo era superiore.

Una tazza di caffè americano contiene circa 125 milligrammi quindi basterebbero due tazze per sforare il limite, la classica tazzina italiana, invece, ne contiene circa 85 milligrammi, quindi per superare il limite di 234 ne servirebbero circa tre.