FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Se Martini diventa il leader di Sel

Sarà un santino dei radical-chic?

Ansa

Michele Serra oggi definisce il cardinal Martini “il capo dell'opposizione”. Ieri Eugenio Scalfari è arrivato a fargli dire che fra credere e pensare non c'è nessuna differenza. Sui giornali laici in queste ore si sta erigendo un altare che via via trasfigura un uomo della gerarchia ecclesiastica, come l'ex arcivescovo di Milano con i suoi pregi e difetti è sempre stato, in una specie di santino dei radical chic, un Papa perfetto per coloro che non credono al Papa, il guru di una religione cattolica che piace molto a coloro che si professano non cattolici. Ma vi pare? Credo che torto più grande non si possa fare al cardinale Martini che trasformarlo nel Pontefice Massimo Alternativo.

L'ex arcivescovo di Milano, ci racconta chi gli è stato vicino, ha celebrato messa fino a quando ha potuto. E nella messa i cattolici, compresi i cardinali, ogni giorno pregano per “una” Chiesa santa e apostolica: ci possono essere dibattiti, discussioni, percorsi culturali diversi, anche divergenze forti. Ma non ci sono mai due Chiese. Tanto meno c'è la Chiesa bis di un cardinale. Ed è dunque ributtante l'operazione mediatica che si è scatenata in queste ore per eleggere Martini, ora che è morto, ad anti Papa, e mettendolo di una specie di “chiesa martiniana postuma” alternativa alla chiesa ufficiale in cui si celebrano le nozze gay, si pratica l'eutanasia, si incentiva l'uso del profilattico e in fondo si pensa che fra credere e pensare non ci sia nessuna differenza. Questa è la Chiesa che piacerebbe molto a coloro che in chiesa non ci vanno mai: per carità, liberi di pensarla come vogliono. Ma evitino per lo meno di bistrattare la salma di un cardinale, riducendo un principe della Chiesa al ruolo di leader del Sel.