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Sparatorie a Macerata, Gentiloni: "L'odio e la violenza non ci divideranno"

Il presidente del Consiglio: "Lo Stato sarà severo". Il ministro Minniti: "Nessuno cavalchi lʼodio e pensi di farsi giustizia da solo"

"Odio e violenza non riusciranno a dividerci".

Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, dopo le sparatorie a Macerata. "Delitti efferati e comportamenti criminali saranno perseguiti e puniti - ha aggiunto -. Confido nel senso di responsabilità delle forze politiche, non c'è nessuna motivazione ideologica che tenga. I delinquenti sono delinquenti e lo Stato sarà severo verso chiunque pensi di alimentare una spirale di violenza".

Dure anche le parole del ministro dell'Interno, Marco Minniti. La sparatoria di Macerata, ha detto, è un fatto "inaccettabile perché in una democrazia non è consentito a nessuno di farsi giustizia da solo, anche se in questo caso non c'è nulla che possa richiamarci ad un'idea di giustizia". Su questo, ha sottolineato Minniti, lo Stato "non transige: non è argomento di dibattito politico". "Nessuno cavalchi l'odio, la contrapposizione di fronte ad un fatto grave che poteva essere gravissimo".

"Siamo di fronte ad una iniziativa criminale individuale preparata e progettata" dallo stesso Traini. Non c'è nulla al momento che faccia pensare ad una iniziativa organizzata" con altri. Secondo quanto ha riferito il ministro, è emerso un "evidente odio razziale: c'è un background di estremismo di destra con chiari riferimenti al fascismo e al nazismo. Quello che è avvenuto ricorda un raid di rappresaglia armata del tutto casuale". Minniti ha aggiunto che non c'è alcun rapporto tra i feriti e Traini.