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Renzi: "Non rinunceremo a salvare vite umane, contano più dei sondaggi"

Alla festa del Pd il premier ribadisce di essere "orgoglioso del Jobs Act", lancia la sfida ai sindacati: "Cancelliamo insieme il caporalato" e sulle tasse ribadisce: "Nel nostro Paese sono troppo alte"

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"Non rinunceremo a salvare una sola vita umana". Questo il messaggio forte sull'emergenza migrazione lanciato da Matteo Renzi, intervenuto sul palco della Festa del Pd, a Milano. "Ci vogliono le regole - ha detto -. Non si può andare avanti con il superbuonismo, ma non rinunceremo a salvare vite umane. Se perdiamo un punto nei sondaggi non ci interessa".

"Uomini contro bestie" - Mostrando la foto di Aylan, il bambino siriano morto sulle spiagge turche, Renzi commenta: "In queste immagini non c'è il Pd contro la destra. Ci sono gli umani contro le bestie. Anche la Merkel, leader della destra tedesca, apre le porte contro il massacro. Anche noi dobbiamo tornare a essere umani prima di dire che apparteniamo a un partito".

E Salvini replica: "Io sono una bestia" - Il leader leghista Matteo Salvini ha replicato al premier con queste parole. "Renzi dice 'Non c'è il Pd contro le destre, ci sono gli umani contro le bestie'. L'incapace chiacchierone ha paura, è nervoso, insulta milioni di italiani. Sono una 'bestia' perché difendo gli italiani? Allora sì, sono una bestia. Renzi Clandestino".

Il premier ha poi spiegato che la comunità internazionale ha fatto degli errori sulla Libia e la Siria, ha poi aggiunto Renzi attaccando Beppe Grillo che sul suo blog aveva dato ragione alla linea del premier ungherese Orban sulla chiusura delle frontiere. "Fare un post per dire che il modello è Orban, se il modello è l'Ungheria di Orban noi siamo orgogliosamente un'altra cosa".

E ha precisato: "Bisogna partire dall'Africa e dal Mediterraneo. Sinora l'Europa si allargata ad est ma se vogliamo allargarci ad est non possiamo lasciare fuori paesi come l'Albania e la Serbia".

"Unioni civili, presto la legge" - Il premier è intervenuto poi sui diritti civili dicendo che "dopo anni di rinvii avremo una legge. Lo facciamo per noi, per la dignità del nostro Paese. E io ne sono fiero. Facciamo le mediazioni possibili ma poi si chiude".

"Orgoglioso del Jobs Act"
- Renzi ha ribadito la validità della legge sul lavoro dicendo: "Nel Jobs Act ci sono cose di cui vorrei fossimo orgogliosi. Abbiamo trasformato ciò che era precario in stabile".

Al sindacato: "Cancelliamo insieme il caporalato" - Renzi ha poi chiamato in causa i rappresentanti dei lavoratori con questa esortazione: "Il caporalato sia disintegrato e su questo voglio sfidare i sindacati: su questo punto possiamo fare un'iniziativa insieme anziché fare battaglie ideologiche".

Non si è fatta attendere la risposta della leader della Cgil, Susanna Camusso, che su Twitter ha detto: "Insieme contro il caporalato, ottimo: controlli, persecuzione del reato, collocamento trasparente".

"Noi diciamo sì" - Il presidente del Consiglio ha poi parlato di Expo contestando disfattismo e "chi dice no". "Tanti esperti del disfattismo pensavano di bloccare l'Expo - ha detto - dando un messaggio contro il governo ma non è un pro o contro il governo ma contro l'Italia. Non è possibile continuare a dire no. C'è chi dice sì".

Ha poi fatto un accenno al futuro dell'area che ospita Expo dopo la chiusura dell'evento diecendo che "dovrà essere un luogo che sia una scommessa per il futuro economico della città".

"A chi dice che il Pd ha perso la connessione sentimentale con il proprio popolo e che i sondaggi vanno malissimo - ha aggiunto -, a loro lascio i sondaggi. Da una settima non reggo il nostro tesoriere dopo i risultati del 2x1000. Abbiamo abolito il finanziamento pubblico e abbiamo vinto la sfida". E ancora: "Ora siamo a 6.500 sezioni del Pd, Guerini li chiama circoli, entro la prossima Festa arriveremo a 10.000".

Il premier è poi tornato sul tema fisco dichiarando: "In passato abbiamo detto che le tasse sono una cosa bellissima. Forse in un altro Paese. Bisogna avere il coraggio di dire anche alla sinistra che le tasse sono troppo alte".

"Riforma costituzionale, niente veti" - Sulla riforma costituzionale Renzi ha detto che ci saranno confronti, ma "non accettiamo veti". "Se si usa la riforma costituzionale per dire no, per ripartire da capo, si sappia che la forza di chi dice sì è più grande. Si discuta, si dialoghi ma il Pd è questo".