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Migration Compact, la proposta italiana alla Ue per fermare i flussi

Prevede uno schema di accordo con i Paesi di origine e di transito. Lʼimpegno finanziario potrebbe essere assolto con gli Eurobond

L'Italia ha inviato una proposta molto articolata, un "Migration Compact", ai presidenti della Commissione e del Consiglio Ue, Jean Claude Juncker e Donald Tusk, per limitare i flussi.

Il documento prevede uno schema di accordo con i Paesi di origine e di transito, che richiede un forte impegno finanziario da parte dell'Ue. L'impegno potrebbe essere assolto con una redistribuzione delle risorse già allocate dal budget europeo ma anche con Eurobond.

La nuova lettera segue quella inviata da Gentiloni e Alfano per protestare contro la costruzione della barriera austriaca al Brennero. Questa volta l'obiettivo è quello di mettere in piedi una strategia organica per affrontare i molti punti critici della questione immigrazione. La prima richiesta di Roma è quella di convincere le Cancellerie ad accettare la proposta di smistamento dei richiedenti asilo fatta dal presidente della Commissione Juncker.

Ma la vera novità è che l'Italia chiederà alla Ue un'accelerazione sugli accordi con i Paesi dai quali i migranti partono e transitano. Con fondi destinati ai primi per bloccare il flusso di partenze, e ai secondi per bloccare il passaggio sul proprio territorio.

Uno dei ministri impegnati nella stesura di questo "Migration Compact" da proporre all'Europa ha spiegato che al vaglio c'è anche la possibilità di inserire nell'iniziativa la Libia stessa, il cui ruolo potrebbe essere strategico. L'incognita riguarda la reala capacità di Al Sarraj di controllare il terrorio libico.

Mogherini: "Proporrò missione Ue in acque libiche" - "Lunedì a Lussemburgo proporrò ai ministri di Esteri e Difesa dell'Ue di allargare la missione Eunavfor Med (nata per fronteggiare l'emergenza immigrazione, ndr) alle acque libiche, se il governo libico ce lo chiederà. Ne ho già parlato con il premier Al Sarraj", ha annunciato l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini, aggiungendo che si parlerà anche "dell'addestramento della Guardia costiera libica e dell'estensione al Mediterraneo Est".

Mattarella: "Da alcuni Stati Ue spesso risposte miopi" - "Le risposte che alcuni Paesi, anche membri dell'Unione europea, cercano di dare su base individuale sono spesso inadeguate e miopi", ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando di immigrazione nel suo intervento alla riunione plenaria della Commissione trilaterale al Quirinale. "Occorre maggiore integrazione soprattutto su temi sensibili come questo", ha evidenziato il Capo dello Stato in riferimento agli ultimi episodi con l'Austria.

L'allarme dell'Oim - L'Organizzazione internazionale per le migrazioni lancia intanto l'allarme per la situazione in Italia, spiegando che dei "6.021 migranti e profughi che hanno compiuto la pericolosa traversata del Mediterraneo da martedì scorso", solo 174 sono sbarcati in Grecia e tutti gli altri in Italia. E l'organizzazione sostiene che questi numeri sono destinati ad aumentare nelle prossime ore.

Il portavoce dell'Oim ha però precisato che al momento non c'è alcuna prova a sostegno della tesi che l'aumento degli arrivi in Italia sia da attribuire all'accordo siglato da Bruxelles con la Turchia, per frenare il flusso dei migranti attraverso la Grecia, o alla chiusura della rotta balcanica: "La maggior parte dei migranti che arrivano dalla Libia sono africani. Sono molto pochi i siriani arrivati dalla Libia negli ultimi mesi".