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Ius soli, al via al Senato l'iter del ddl che darà cittadinanza a 800mila stranieri

Il governo è pronto a blindare il provvedimento con la fiducia, mentre il M5s sceglie la via dellʼastensionismo

Ius soli, al via al Senato l'iter del ddl che darà cittadinanza a 800mila stranieri - foto 1
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Il ddl sullo ius soli, vale a dire il disegno di legge che concede la cittadinanza ai figli di immigrati nati o cresciuti in Italia, viene incardinato in aula al Senato nella giornata di giovedì 15 giugno.

I voti a favore del provvedimento dovrebbero arrivare da parte del Pd, di Ap, Mdp, Autonomia, Sel e parte del Gruppo Misto. Il M5s invece ha annunciato che si asterrà. Secondo le stime dell'Istat, sarebbero 643mila i ragazzi che potrebbero ottenere la nuova cittadinanza perché partoriti nel nostro paese da genitori stranieri di cui almeno uno con permesso Ue di lungo periodo, ai quali vanno aggiunti 166mila studenti nati all'estero e che hanno completato cinque anni di scuola nel nostro paese. In totale sarebbero quindi 800mila i beneficiari immediati della nuova legge.

Pronta la fiducia - Il provvedimento è fermo al Senato da oltre un anno e adesso dovrebbe essere incardinato in assemblea anche se la Commissione Affari costituzionali non è stata in grado di licenziare un testo finale a causa dell'ostruzionismo della Lega Nord. La palla passa adesso all'aula, che dovrà fare i conti con gli 80mila emendamenti presentati dal Carroccio. Proprio per aggirare l'ostacolo il governo Gentiloni pensa di blindare il testo con la fiducia.

Il nodo M5s - Come già successo alla Camera quando i deputati pentastellati scelsero di non pronunciarsi, anche al Senato Beppe Grillo invita i suoi all'astensionismo e lo fa con un ampio post apparso sul suo blog. Del ddl sullo ius soli scrive: "Tenuto nel cassetto per due anni da una maggioranza contro natura, che temeva scossoni al suo interno, oggi viene tirato fuori per dare un minimo contentino alla sinistra che Renzi torna a blandire, mentre coltiva l'eterno inciucio con il Pdl. Discutere di Ius Soli oggi avrà come unica conseguenza che il dibattito pubblico, su un tema così delicato, sarà deviato ed inquinato da becere derive propagandistiche, sia di destra che di sinistra, sventolato come un vessillo per radunare le proprie truppe e accusare gli avversari con motivazioni contrapposte, ma per nulla meditate e razionali. Da una parte si agiterà la minaccia della sostituzione etnica o del terrorismo, dall'altra saranno usati i volti dei bambini ed i morti in mare per generare le emozioni più forti. Nel mezzo, schiacciati tra incudine e martello, rimangono il buon senso, la responsabilità, l'onestà intellettuale".

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Prosegue Grillo che la questione non è solo di competenza nazionale ma tocca un tema delicato come quello della circolazione delle persone nel contesto comunitario: "Quello che ci propinano è un pastrocchio all'italiana che vuol dare un contentino politico a chi ancora si nutre di ideologie. Concedere la cittadinanza italiana significa concedere la cittadinanza europea, quindi un tema così delicato deve essere preceduto da una discussione ed una concertazione con gli stati dell'Unione Europea, per avere regole uniformi. Per questi motivi il MoVimento 5 Stelle, coerentemente con quanto già fatto alla Camera, sul tema dello Ius Soli esprimerà voto di astensione".