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Elezioni, Renzi: si vota nel 2018 comunque vada referendum

Il premier alla Versiliana parla anche di Europa, finanza e immigrazione

"Si vota nel 2018 comunque vada il referendum".

Sembra proprio una retromarcia quella che Matteo Renzi ha fatto al Caffè della Versiliana, a Lucca, senza aggiungere altro sull'argomento. Il presidente del Consiglio ha poi parlato di Ue, finanza e immigrazione. "Tutti gli italiani devono essere orgogliosi che lunedì a Ventotene - ha affermato -, in un luogo simbolo del nostro Paese, Merkel e Hollande verranno per rilanciare dal basso l'Unione europea".

"Da Ventotene deve partire un percorso con cui l'Europa smetta di essere solo l'Ue della finanza, delle banche, delle regole tecnocratiche e torni a essere l'Europa ideale di Spinelli. La partita è tutta da giocare ma va giocata", ha evidenziato il premier aggiungendo: "Bruxelles ha tanto bisogno dei valori dell'Italia".

Immigrazione, "non siamo soli è un problema europeo" - Sull'immigrazione, Renzi ha ribadito che Roma non è da sola nell'affrontare l'emergenza. "La Germania lo scorso anno ha avuto 1 milione e 170mila arrivi - ha dichiarato -. La Germania ha avuto 8-9 volte quelli che abbiamo avuto noi. Quest'anno ne sta arrivando qualcuno meno, 102mila contro 106mila dello scorso anno nello stesso periodo. Non siamo da soli, se guardate ai numeri ci deve essere la consapevolezza che questo è un problema europeo".

Deficit, "Italia Paese virtuoso" - Sul deficit invece il presidente del Consiglio ha detto che "l'Italia è un Paese virtuoso". "Il rubinetto del deficit noi lo teniamo più chiuso di tutti gli altri - ha asserito -. Il mio governo è quello che lo ha chiuso di più: Monti faceva il 4%, Letta il 3, noi facciamo il 2,3. La Francia fa il 4%, la Spagna fa il 5% di deficit. Siamo tra i più bravi e i più virtuosi di tutti. Poi abbiamo un debito altino ma è stabilizzato".

"Parola austerity in Europa ha creato solo danni" - "La parola austerity in Europa ha creato solo danni", ha sottolineato Renzi alla vigilia del vertice di Ventotene con Angela Merkel e Francois Hollande.

"D'Alema non usi referendum per rivincita" - "Se D'Alema avesse messo un decimo del tempo che ha messo per attaccare me per attaccare Berlusconi... Lui pesca sempre la carta di attaccare quello più vicino, prima è toccato a Prodi. E la riforma di D'Alema era molto più dura, il governo aveva molti più poteri. Se D'Alema vuole fare la battaglia per difendere le poltrone e magari tornare in Parlamento, auguri. Ma non si utilizzi il referendum per cercare la rivincita al congresso che si farà quando previsto".

In tema di economia, Renzi ha ammesso che "non va benissimo. E' ripartito il mercato del lavoro. Ma l'economia non è ripartita come vorremmo". Ha pero aggiunto che ci vuole un po' di tempo. "Spero di arrivare a fine anno a uno, uno e due di Pil. Ma bisogna far ripartire gli investimenti: è questione di fiducia". Aggiungendo pero che "si è partiti dal segno meno e si sta migliorando".

Infine, in chiusura, un gesto di apertura nei confronti dell'Anpi a concludere le polemiche sul mancato dibattito alle Feste dell'Unità sul referendum costituzionale. "Invito il presidente dell'Anpi Carlo Smuraglia ad una delle Festa dell'Unità in Emilia-Romagna la prossima settimana per discutere con me di referendum. Io dirò come la penso e lui dirà come la pensa, e poi ci daremo un abbraccio".