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Pdl propone una legge anti-contestatori

Da uno a tre anni di carcere e fino a 2.500 euro di multa per chi "impedisce o turba" una riunione o manifestazione politica. La norma presentata dal deputato Abrignani dopo lʼepisodio di Brescia

Ansa

Da uno a tre anni di carcere e fino a 2.500 euro di multa per chi "impedisce o turba" una manifestazione o riunione politica. E' quanto prevede una proposta di legge presentata alla Camera dal deputato del Pdl Ignazio Abrignani. La norma anti-contestatori è stata concepita dopo lo scontro di piazza alla manifestazione di Silvio Berlusconi a Brescia dell'11 maggio.

"Se la riunione è di propaganda elettorale la multa è raddoppiata", si legge poi nell'unico articolo che compone la proposta di legge di Abrignani per introdurre nel codice penale, all'articolo 294-bis, il reato di "impedimento o turbativa di riunioni politiche e di propaganda elettorale". Che prevede un'aggravante, con la "reclusione da due a cinque anni", se il contestatore è un pubblico ufficiale.

La norma dopo l'episodio di Brescia - L'iniziativa era già stata annunciata nei giorni immediatamente successivi alla manifestazione di Brescia dell'11 maggio ed è stata depositata da Abrignani alla Camera il 10 giugno. L'intenzione è scoraggiare aspiranti contestatori o disturbatori delle future iniziative di piazza del Pdl e di Silvio Berlusconi, così come di ogni altra forza politica.

"Per tutelare chi esprime il proprio pensiero" - "La mia proposta - spiega il deputato Pdl - estende una norma già prevista per le riunioni di propaganda elettorale dall'art. 99 del d.p.R. 361/1957. Una norma che non si applica alle iniziative non elettorali, ma neanche ai comizi per le amministrative e quindi non alla manifestazione di Brescia o sul processo Ruby o qualsiasi iniziativa convocata per esprimere le proprie idee. Chiedo soltanto - aggiunge - che qualcuno mi tuteli se esprimo il mio pensiero".