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Stipendi a Cinque Stelle, il web si ribella

La "base" chiede chiarimenti dopo il referendum tra deputati e senatori

Ansa

Ennesima rottura tra le fila dei grillini. Al centro dello scontro c'è la questione degli stipendi parlamentari, dopo le polemiche per il sondaggio tra deputati e senatori del M5S sulla restituzione della diaria. Un'ipotesi che la maggioranza sembra bocciare, scatenando la reazione della base del movimento, che sul blog di Beppe Grillo chiede a gran voce chiarimenti subito.

Approfittando di un post a firma del deputato Alessandro Di Battista, che parla di "un problema molto grosso" con "i giornali che sulla storia degli stipendi e delle indennità ci stanno mangiando di brutto, e molta gente che aveva simpatia per il movimento ora ci guarda come lo scarto dei vecchi partiti", i militanti hanno fatto sentire la loro voce. "Si può fare chiarezza sulla notizia di oggi riguardo ai rimborsi non restituiti? Sembra che la metà dei nostri non vogliano restituirla...", chiede Marcos.

"Nessuna differenza tra voi e Fiorito" - "Lo stipendio dei senatori e deputati del M5S, deve essere quello stabilito prima delle elezioni, altrimenti tutti a casa. Attenzione non potete prenderci per il...! Non dovevate sequestrare i soldi di chi ha rubato? Non avevate tutti i dati nel computer?", aggiunge Luciana Rosati. "Qui non abbiamo a che fare con giornalisti pennivendoli ma con Beppe Grillo, il garante di noi elettori a 5 Stelle, che vi ha chiesto di rispettare i patti preelettorali con cui vi siete presentati a noi, sulla restituzione della diaria eccedente le spese rendicontate e destinare questo sovrappiù meritoriamente a delle Onlus. Perché la maggioranza di voi non vuole farlo? Non vuole rendicontare e non vuole restituire? Se cominciate a comportarvi come la casta che differenza c'è tra voi e Fiorito? Nessuna! Non cominciate a dare i paraculo", urla Francesco S.

"La politica non sia un affare" - "Voglio sperare che la notizia sulla restituzione volontaria dei rimborsi spese dei parlamentari m5s sia una delle sue solite bufale. Se così non fosse, il movimento intero perderebbe una parte molto importante della sua credibilità. Attenzione: la politica è servizio, non affare o lavoro. Coloro che lo fanno per affare o lavoro, lo vadano a fare nei partiti tradizionali", conclude Maverick.