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Grillo: La democrazia è una scatola vuota

Il fondatore dellʼM5S cita un libro di Noam Chomsky. Telefonata Bce-Colle, Cascella, portavoce del Quirinale, chiarisce: Napolitano ha chiamato Draghi

Ansa

Nell'editoriale, intitolato "La democrazia è una scatola vuota", Grillo cita Chomsky. Riprendendo un brano di un suo libro, il leader M5S parla della "macchina da indottrinamento al servizio di potentissimi, e occulti, poteri finanziari", un "sistema di propaganda perfetto che si regge su due pilastri": fiction e sport per distrarre la gente dai problemi reali; e assopimento delle coscienze "per rendere la democrazia una luccicante scatola vuota".

Citando il libro di Noam Chomsky dal titolo "La democrazia del Grande Fratello", Beppe Grillo riprende un brano dalla prefazione. "La macchina da indottrinamento al servizio di potentissimi, e occulti, poteri finanziari è per Noam Chomsky il vero Grande Fratello della società americana e occidentale", si legge nel brano citato da Grillo. Un "sistema di propaganda perfetto" che ha il risultato di "assopire le coscienze e impedire una reale partecipazione. Per rendere la democrazia una luccicante scatola vuota".

Intanto il Movimento 5 Stelle, dopo alcuni primissimi commenti positivi a ridosso dell'intervento di Napolitano, definisce un "Golpe Bianco" la creazione delle due commissioni di saggi da parte del Capo dello Stato. "Golpe Bianco? Parlamento commissariato, ancora non mi è chiaro cosa dovranno fare questi 'saggi' e come opereranno, su cosa", scrive la senatrice Paola Nugnes, su Facebook. "Per il Presidente Napolitano evidentemente, nessuna donna è saggia e nessun cinque stelle lo è", conclude parlando di un "mondo all'incontrario".

Cascella: Napolitano ha chiamato Draghi - Pasquale Cascella, portavoce del capo dello Stato, precisa su Twitter che "è stato Napolitano a chiamare Draghi (e altri) per approfondire la valutazione sulla situazione determinatasi". Ciò in risposta a un tweet in cui si parla della telefonata di Draghi, di cui ha scritto il Corriere, "per convincere Napolitano a a non dimettersi". Nel flusso ininterrotto di sollecitazioni a "non mollare", quella del presidente della Bce sarebbe stata decisiva.

E, sull'istituzione dei saggi, precisa ad alcune perplessità: ''Non sono generici 'saggi' ma personalità scelte con criteri oggettivi in funzione del lavoro gia' svolto e del ruolo ricoperto''.

Bubbico (Pd) a Tgcom24: non pretendiamo troppo dai saggi - ''Si è esagerato nell'ipotizzare che questo gruppo potesse risolvere problemi che solo i partiti e i gruppi parlamentari potranno risolvere con le modalità ordinarie. La politica deve tornare in campo, e' questa la verità": così Filippo Bubbico (Pd), uno dei sei saggi del gruppo economico, a Tgcom24. ''C'è stata un'esagerazione nell'attribuire a questo gruppo compiti che il Presidente della Repubblica non ha annunciato di voler dare. Credo che si tratti di accompagnare quelle decisioni urgenti e non rinviabili per dare qualche segnale positivo al paese'', ha proseguito Bubbico a Tgcom24. ''Il nostro paese ha bisogno di interventi immediati, se riusciamo a condividere le priorità fondamentali avremo già adempiuto a un compito che la politica deve assumere con maggiore responsabilità.

Formigoni e Lupi (Pdl), ottimisti - ''I 'saggi'? Credo che, mettendo nero su bianco due o tre punti di provvedimenti importanti da prendere sul piano economico, potrebbero aprire la strada a un governo di larghe intese che potrebbe decollare con l'appoggio delle più grandi forze. Questo è no spiraglio stretto ma che dobbiamo cercare di allargare''. Queste le parole di Roberto Formigoni (Pdl) a Tgcom24. ''La strada è in salita per pregiudizio di Pd e Bersani. Forse non hanno ancora elaborato il lutto della sconfitta. La cosa più semplice, che era fare un governo di coalizione sui temi fondamentali, sembra essere diventata la più difficile. Se Napolitano puo' fare qualcosa, ben venga, altrimenti bisognerà andare alle elezioni''. Cosi' Maurizio Lupi (Pdl) a Tgcom24.