INTOCCABILI

P.A., la Consulta boccia i tagli ai maxistipendi

Niente decurtazioni per gli stipendi oltre i 90mila euro lordi. Illegittima anche la mancata erogazione di acconti, conguagli e indennità speciali per il personale di magistratura

11 Ott 2012 - 14:29
 © Ansa

© Ansa

La Corte costituzionale ha detto no ai tagli previsti dal decreto legge sulla Manovra economica 2011-2012 per i dipendenti pubblici. Si trattava della riduzione degli stipendi superiori ai 90mila euro lordi (-5% per la parte eccedente questo importo) e 150 mila euro (-10%). La Consulta ha dichiarato costituzionalmente illegittima anche la mancata erogazione di acconti, conguagli e indennità speciali per il personale di magistratura.

Per quanto riguarda il pubblico impiego, la Corte costituzionale ha bocciato il contributo di solidarietà introdotto nel 2011 per i dipendenti pubblici che guadagnano più di 90.000 euro.

Secondo la Consulta, il decreto 78 del 2010 è illegittimo nella parte in cui riduce del 5%, fino al 31 dicembre 2013, la retribuzione dei singoli dipendenti tra 90.000 e 150.000 euro, e del 10% la parte eccedente i 150.000 euro. A sollevare le pregiudiziali di costituzionalità erano stati i Tar di undici Regioni: Campania, Piemonte, Sicilia, Abruzzo, Veneto, Umbria, Sardegna, Liguria Calabria, Emilia Romagna e Lombardia.

È incostituzionale anche la parte del decreto che cancella l'erogazione degli acconti per gli anni 2011, 2012 e 2013 ed il conguaglio del triennio 2010-2012.

La sentenza

"Nel caso di specie i ricordati limiti tracciati dalla giurisprudenza di questa Corte risultano irragionevolmente oltrepassati", si legge nella sentenza. "La normativa non può considerarsi una riduzione delle retribuzioni, come sostiene l'Avvocatura dello Stato" ma "un'imposta speciale prevista nei confronti dei soli pubblici dipendenti". E "pure considerando al giusto la discrezionalità legislativa in materia, la norma impugnata si pone in evidente contrasto con gli articoli 3 e 53 della Costituzione: l'introduzione di una imposta speciale, sia pure transitoria ed eccezionale, in relazione soltanto ai redditi di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione viola, infatti, il principio della parità di prelievo a parità di presupposto d'imposta economicamente rilevante".

Incostituzionale anche il taglio agli stipendi dei magistrati
La Corte ha stabilito anche l'illegittimità del decreto nella parte in cui dispone che ai magistrati non vengano erogati gli acconti 2011, 2012 e 2013 e il conguaglio del triennio 2010-2012 e nella parte in cui dispone tagli all'indennità speciale negli anni 2011 (15%), 2012 (25%) e 2013 (32%).

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri