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Disabili, meno soldi ai redditi più alti

Il governo studia nuove misure per rimodulare gli accompagnamenti sulla base della ricchezza

LaPresse

Il governo prepara il suo piano di tagli, che potrebbe colpire anche i disabili. La bozza di decreto ministeriale per la riforma del Welfare dell'assistenza prevede infatti di modificare le regole per calcolare l'Isee, l'indicatore della situazione economica, che potrebbe togliere gli assegni di invalidità a molti portatori di handicap: quelli con i redditi più alti.

Oggi per loro l'indennità di accompagnamento è un diritto universalmente riconosciuto, al di là di altri redditi e situazione economica. Con le nuove normative invece, si cambia: la prestazione per i disabili viene garantita solo a chi ne ha veramente bisogno. In particolare, come spiega la "Repubblica", manterranno il diritto all'assegno soltanto i disabili con reddito Isee sotto i 15mila euro.

E anche per il calcolo del reddito Isee cambiano i parametri. Già oggi per valutarlo entrano in gioco indicatori diversi dal tradizionale imponibile Irpef. Si conteggiano infatti patrimonio mobiliare e immobiliare per arrivare a un numero che esprime la situazione economica della persona. Ma l'idea è quella di inserire nel conteggio anche altre voci, dalle rendite finanziarie alla casa rivalutata dalle nuove rendite catastali Imu, ad altre entrate del nucleo familiare, come pensioni sociali e assegni familiari.

Insomma, ci sarà un quadro ben preciso e molto ampio da esaminare sulla effettiva situazione economica del singolo, prima che al disabile venga versato l'assegno di accompagnamento. E l'assegno resterà identico a quello attuale solamente per i portatori di handicap che, quanto a reddito Isee, sono sotto i 15mila euro.

Ma non ci sono soltanto gli invalidi ricchi nel mirino della spending review sul fronte Welfare. Gli assegni alle famiglie con almeno tre minori, quelli di maternità per le mamme che non sono coperte da assicurazione, le borse di studio, le tariffe sociali di luce e gas: per tutti questi capitoli arrivano nuove regole. Le prestazioni saranno condizionate a differenti soglie Isee: i più poveri continueranno ad avere accesso gratuito al servizio, gli altri dovranno pagare un ticket.

La bozza indicativa per le modifiche è pronta. Tutto dovrà essere discusso con i sindacati e probabilmente anche con le forze politiche. Intanto però il lavoro sulla spending review procede. Proprio oggi infatti il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda incontra il commissario straordinario Enrico Bondi.