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Piatti cinesi alla buvette? I politici si dividono
No da Maraventano (Lega), sì da Ghedini (Pd)

La senatrice del Carroccio non gradisce il sodalizio culinario tra lʼItalia e la Cina proposto da Mario Monti, quella democratica non disdegna. Ma entrambe avvertono: "Le priorità sono altre"

LaPresse

Dopo la missione del premier Mario Monti a Pechino, approderanno anche al ristorante del Senato alcune prelibatezze della cucina cinese.

Un sodalizio culinario, insomma, che lascia presagire intese ben più ampie con il paese del dragone. Ma quest'apertura 'multietnica' del presidente del Consiglio, non piace proprio a tutti. " Non ho mai mangiato cinese, la nostra cucina è la migliore del mondo",  commenta a

Tgcom24

la senatrice leghista

Angela Maraventano. 

"Non mi dipiacerebbe, mi piace la cucina orientale", replica invece

Rita Ghedini

del Partito democratico . Entrambe però concordano su un punto: "I problemi del Paese sono altri, occuparsi di questo è ridicolo".

Insomma, divergenze tangibili anche sul cibo. Da un lato la difesa a spada tratta della nostra tradizione culinaria: "Preferisco pollo alla griglia piuttosto che cibo cinese - sbotta la Maraventano - abbiamo la cucina più buona del mondo, non capisco il senso di un'iniziativa del genere". Dall'altro, diciamo così, una leggera apertura all'esotico: "Personalmente amo la cucina italiana - tiene comunque a precisare la Ghedini - ma quella orientale mi piace".


Certo è, che entrambe si guardano bene dal confermare la loro frequentazione alla buvette: "Come se poi mangiassimo chissà quanto", dice la leghista. Categorica la democratica: "Io alla buvette non mangio mai!", ma se proprio dovesse esserci un risotto cantonese o un pollo alle mandorle perchè no, almeno per la Ghedini s'intende. Perchè per la Maraventano le cose sono un tantino diverse: "Io non ho mai mangiato al ristorante cinese e mai lo farò - insiste - può essere anche una buona cucina, ma amo le nostre ricette, il pesce italiano, le nostre primizie. E poi siamo invasi da ristoranti cinesi e in generale multietnici, se si vuole provare piatti diversi lo si può fare. Imporlo anche alla buvette mi sembra ridicolo".


Ecco, ridicolo mette d'accordo entrambe. E' ridicolo per la democratica che la politica si occupi di queste cose, così come è ridicolo per la leghista parlare di cibo cinese quando ci sono priorità ben più importanti. Di certo concordano su un punto: "I problemi del Paese sono altri, non scherziamo".

...e invece abbiamo scherzato noi. La notizia che i due onorevoli hanno commentato è un nostro pesce d'aprile, li ringraziamo per la loro disponibilità e speriamo che ora si divertano a leggere l'articolo come noi ci siamo divertiti a scriverlo.